Dopo quattro anni di immobilismo assoluto della Regione Piemonte, con la caduta libera della qualità dei servizi sanitari nel VCO, le generiche proposte di questi ultimi mesi (dopo anni di giravolte) del presidente Cirio e del consigliere regionale Preioni appaiono evidentemente poco credibili se, una serie di Sindaci del Cusio, stanno pensando di abbandonare l’ASL del VCO per passare con Novara.
La scelta regionale (ad oggi senza nessun progetto presentato) di una ipotetica demolizione e ricostruzione dei due presidi ospedalieri attuali, non convince nessuno nei contenuti e nei tempi.
Nei tempi, perchè si prospettano molti anni almeno sette o otto per vedere questo progetto eventualmente realizzato. Un’eternità.
Nei contenuti, perchè la proposta del mantenimento dei due ospedali, è fatta senza che sia minimamente chiaro (non c’è uno straccio di documento in proposito) quali reparti si manterranno.
Saranno mantenuti due veri Dea con tutti i reparti che devono avere per poter funzionare? O sarà mantenuto il modello dell’ospedale unico plurisede di oggi con Dea poco efficienti e reparti a scavalco, per un modello che non funziona più?
A tutto questo si affianca una mancanza di investimenti sulla medicina territoriale, i servizi sanitari sono sempre più in difficoltà (nonostante il generoso impegno di chi ci lavora), per le visite si aspettano mesi se non anni, la fuga di medici e infermieri vede l’impiego massiccio e sempre più forte dei medici gettonisti, oltre alla mancanza di medici di base ecc.
Un allarme e una caduta libera della qualità della sanità pubblica nel VCO in questi anni (con il privato che “ringrazia”), e che ora induce alcuni amministratori del Cusio a pensare di passare con Novara non avendo alcuna fiducia nella politica sanitaria della regione Piemonte per questo territorio.
Appoggiamo pienamente la battaglia dei Sindaci per garantire l’integrità dell’ambito territoriale attuale dell’Asl e che in queste ore stanno chiedendo una svolta e la necessità di discuterne al più presto nell’assemblea dei sindaci ASL del VCO.
Alice De Ambrogi
Segretaria Provinciale Partito Democratico
e Segreteria provinciale
PD VCO: sindaci del Cusio verso abbandono ASL VCO
"I Comuni del Cusio che vogliono lasciare l'Asl del VCO? Il risultato della mancanza di una politica di investimenti nel VCO per la sanità pubblica della regione Piemonte. Cirio e Preioni se ne assumano la responsabilità."
5 commenti Aggiungi il tuo
relativo alla problematica. Trovo giusto che chi, per posizione geografica, decida di espatriare verso lidi più accattivanti. Il problema resta per chi invece geograficamente è più lontano. Penso alle valli, a Cannobio ecc. ecc. Poi guardo gli schieramenti politici dei vari sindaci e arrivo alla conclusione, qualcuno grida, altri invece, sull'attenti come bravi soldatini. Guardo alle decisioni in ambito regionale e mi sento preso per i fondelli. Vedo il sorriso poco intelligente di preioni e mi chiedo come un verbanese possa votare lega, a maggior ragione il voto di un cannobiese........ pensare che montani e compagnia godano ancora di credibilità mi porta a pensare di vivere in un mondo parallelo....... addirittura immovilli ha abbandonato la barca per cercare un suo approdo felice o forse no? Siamo in attesa di capire cosa faranno i FdI rispetto ad alcune candidature a sindaco di Verbania..... potrebbero esserci ritorni imbarazzanti, a Torino li abbiamo già visti, dicono di aver pagato di tasca loro...... tornando all'argomento neppure un commento, il mio è il primo, ne a questo ne agli altri tre comunicati........ cosa pensare? Semplice, ce lo meritiamo........
Ciao ghiffa
Quindi, se tanto mi dà tanto, degli illuminati vorrebbero risolvere tutti questi problemi con l' esternalizzazione geopolitica: dopo la fallita annessione meneghina ora ci riprovano con la secessione a favore del novarese...
Quindi, se tanto mi dà tanto, degli illuminati vorrebbero risolvere tutti questi problemi con l' esternalizzazione geopolitica: dopo la fallita annessione meneghina ora ci riprovano con la secessione a favore del novarese...
Ciao SINISTRO
il problema non è tanto che, giustamente, molti comuni del Cusio trovano naturale stare nell'ASL a loro più geograficamente confacente, tanto più che gode di un ospedale (Borgomanero) che grazie all'UniPO vanta un gran numero di ottimi giovani medici e prospettive rosee e (in prospettiva, se gli amministratori si dimostreranno all'altezza) di un futuro hub (Novara) che sarà all'avanguardia a livello nazionale.
Il problema è che Verbania non fa la stessa scelta, ammettendo l'errore fatto con una ASL (VCO) inutile e non sostenibile, e scegliendo invece un futuro che assicurerebbe al Castelli un futuro sul modello di Borgomanero, ed una qualità dei servizi (si spera) di gran lunga migliore... al prezzo di un po di poltrone calde per politcame locale...
il problema non è tanto che, giustamente, molti comuni del Cusio trovano naturale stare nell'ASL a loro più geograficamente confacente, tanto più che gode di un ospedale (Borgomanero) che grazie all'UniPO vanta un gran numero di ottimi giovani medici e prospettive rosee e (in prospettiva, se gli amministratori si dimostreranno all'altezza) di un futuro hub (Novara) che sarà all'avanguardia a livello nazionale.
Il problema è che Verbania non fa la stessa scelta, ammettendo l'errore fatto con una ASL (VCO) inutile e non sostenibile, e scegliendo invece un futuro che assicurerebbe al Castelli un futuro sul modello di Borgomanero, ed una qualità dei servizi (si spera) di gran lunga migliore... al prezzo di un po di poltrone calde per politcame locale...
Ciao gianluca
Se si ottimizzassero, o almeno razionalizzassero, le risorse esistenti, forse si potrebbe invertire tale tendenza negativa per il VCO. L'inefficienza è il conseguente risultato di una cattiva gestione, non solo politica. Piuttosto bisognerebbe prendere ad esempio il connubio pubblico/privato di Omegna.
Se si ottimizzassero, o almeno razionalizzassero, le risorse esistenti, forse si potrebbe invertire tale tendenza negativa per il VCO. L'inefficienza è il conseguente risultato di una cattiva gestione, non solo politica. Piuttosto bisognerebbe prendere ad esempio il connubio pubblico/privato di Omegna.
Ciao gianluca
l'unico modo per risolvere la problematica sarebbe quello di abbandonare il progetto di ristrutturazione dei due mezzi ospedali e di destinare tutte le risorse alla creazione di un unico ospedale baricentrico. Tutti i politici che sposano una diversa opzione, quelli che si dichiarano soddisfatti della decisione dell'amministrazione regionale dovrebbero essere messi alla porta, basterebbe non votarli e mandarli a lavorare come meritano.
l'unico modo per risolvere la problematica sarebbe quello di abbandonare il progetto di ristrutturazione dei due mezzi ospedali e di destinare tutte le risorse alla creazione di un unico ospedale baricentrico. Tutti i politici che sposano una diversa opzione, quelli che si dichiarano soddisfatti della decisione dell'amministrazione regionale dovrebbero essere messi alla porta, basterebbe non votarli e mandarli a lavorare come meritano.
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