La Rassegna “FerMenti” in questi anni ha promosso autori emergenti e non, affrontando tematiche sociali, ambientali, artistiche e culturali e di memoria collettiva. Scopo dichiarato: rilanciare il valore della scrittura e della lettura. Nasce da un’intuizione della Associazione Maydeas come progetto aperto che si è via via esteso alla partnership e collaborazione di diversi soggetti formali ed informali del territorio verbanese e dintorni (e oggi comprende la partecipazione di Non Edicola Pontini, Arci Verbania, Fanzine Wolvernight, Rvl la Radio, Scuola di Musica Toscanini).
Questa nuova edizione è stata anticipata da tre anteprime “extra”: le presentazioni del corto “Binario due” di Zullo – Scodeggio, del docufilm di Gregory Fusaro “Se il cielo è tradito” dedicato alla storia di Claudio Galuzzi e della autobiografia del leggendario chitarrista Maurizio Solieri, intitolata “Questa sera rock’n’roll” (serata a cui ha partecipato anche l’amico cantautore Alberto Fortis). Abbiamo scelto come tema prevalente quello della editoria musicale, dedicata in particolare alla storia del rock ed alle culture e controculture generazionali (e subculture urbane). Uno dei fili conduttori dei diversi incontri – molti dei quali centrati sulle icone del genere e gli happening che hanno fatto storia – è la riflessione sul ruolo storico del rock. È innegabile che esso – insieme ai movimenti di protesta di fine anni sessanta ed inizio anni settanta di cui spesso ha scritto le colonne sonore - abbia rappresentato alle origini una “frattura generazionale” rivoluzionaria nei confronti di un mondo adulto vissuto come moralistico e conservatore: in particolare rappresentò un detonare nella “liberazione sessuale”, che assunse il nome di “sex revolution”.
Ma più in generale modificò significativamente il modo di stare insieme, di socializzare, attraverso il “rito pagano” dei grandi raduni. In modo analogo, successivamente, ha contribuito a cambiare l’immaginario collettivo relativo alla cosiddetta “terza età”, finendo per demolire ogni stereotipo legato all’invecchiamento (si pensi ad esempio a figure come Iggy Pop, Alice Cooper, Rolling Stones, ancora esplosive sul palco nonostante l’età). Un potente strumento di comunicazione e di narrazione, quello del rock, che ha attraversato le decadi descrivendo ed anticipandone mutamenti e costumi, vivendo fenomeni come la diffusione delle droghe pesanti e l’avvento dell’Aids, orientando mode e consumi, generando una pluralità di stili e tendenze, lenti attraverso le quali guardare il mondo. Di centrale importanza nello svolgersi degli eventi sarà la passione per le sette note, per i riff di chitarra memorabili, per il Lifestyle Rock e le produzioni musicali indipendenti: comprese fanzine, riviste, radio e realtà Underground. Senza trascurare il tema dei luoghi dove “fare musica” e promuovere espressioni artistiche: anche in considerazione delle sensibilità emergenti in tema di valorizzazione e riuso degli spazi dismessi.
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