Il voto in Consiglio Regionale, con la scelta generica di riqualificare i due ospedali di Verbania e di Domodossola, non risponde ai veri problemi: saranno due veri ospedali con tutti i servizi o l’attuale "spezzatino" di ospedale pluri sede, con reparti divisi per ogni plesso? I due DEA rimarranno? Con quali reparti? Con quale personale? Si avrà la deroga dal ministero?
A queste osservazioni nessuna risposta dal consigliere Alberto Preioni, che è stato mollato dal Presidente Cirio e dall’assessore Icardi che non hanno partecipato al voto (Cirio non si è nemmeno presentato). Un fatto grave, come se un Sindaco non partecipasse al voto per il proprio bilancio in Consiglio Comunale.
I due ospedali “sotto casa”, in questi anni, hanno visto emergere tutti i limiti con un progressivo e forte abbassamento dei livelli minimi delle prestazioni, con un servizio ormai inefficace, tempi "biblici" per le visite, mancanza di personale sanitario non attratto da questa situazione, invasione dei medici gettonisti, buchi nel bilancio; una situazione non certo rispondente alle necessità di chi ha bisogno di salute.
Capiamo che ai cittadini possa sembrare una soluzione migliore l’ospedale “sotto casa”, ma è una prospettiva che invece porterà, come dimostrato in questi anni, a un livello più basso della nostra sanità.
Come Amministrazione Comunale di Baveno siamo d’accordo con la rappresentanza dei Sindaci dell’ASL del VCO, quando indica la costruzione di un nuovo e unico come una scelta irrinunciabile, a cui aggiungere un forte investimento sulla sanità territoriale attraverso le case della salute.
Una scelta appoggiata dalla grande parte del personale sanitario che lavora nell’ASL e dall'ordine dei medici di base.
Crediamo che la scelta della Regione sia l’ennesima piroetta per non decidere, con il rischio di buttare via tempo a discapito della salute di tutti noi.
Alessandro Monti
Sindaco di Baveno