“Il sì arrivato oggi è una storia che parte da lontano e che ci ha sempre visto protagonisti nella battaglia politica per difendere i nostri ospedali e la salute dei cittadini. Referendum, gazebo, atti concreti: da vent’anni a questa parte diciamo no in ogni luogo e con ogni mezzo alla demagogia della sinistra”.
Il segretario provinciale della Lega Salvini, Enrico Montani, prende posizione dopo l’ok del consiglio regionale del Piemonte al piano per la riorganizzazione ospedaliera del Vco che prevede, grazie a 200 milioni di euro a fondo perduto dallo Stato, la ristrutturazione completa del Castelli di Verbania e del San Biagio di Domodossola. Un piano atteso da lungo tempo, che ora finalmente prende forma grazie al grande lavoro del centro destra e, su tutti, del presidente del gruppo Lega Alberto Preioni. In una nota Montani manifesta dunque “piena soddisfazione” per l’esito del voto.
Dice: “La drammatica esperienza vissuta con l’emergenza Covid, gli approfondimenti che sono seguiti a cura di Asl e Ires e il buon senso, hanno indotto la Regione a proporre una soluzione condivisa, quella della ristrutturazione ex novo degli ospedali di Verbania e Domo che, agli occhi della maggior parte degli amministratori del territorio e dei cittadini, appare essere senza dubbio la migliore, anche a causa della particolare conformazione morfologica e di una viabilità difficile. La rete ospedaliera del Vco – dichiara Montani – sarà così in grado di soddisfare le esigenze di tutta la popolazione locale e non soltanto, e ciò anche in virtù della delibera regionale triennale di 2 milioni e 230 mila euro con cui è stato stabilizzato in via definitiva il Coq di Omegna”.
In relazione a Verbania, Montani ricorda che il sindaco Silvia Marchionini aveva firmato per la chiusura del Castelli e a favore dell’ospedale unico sul cucuzzolo di Ornavasso, salvo poi non combinare nulla, mentre chi nel corso degli anni ha sostenuto pubblicamente la necessità di lasciare aperto l’ospedale della nostra città è stata sempre e solo la Lega. Ora avanti tutta – conclude la nota – verso una meta che la maggior parte dei cittadini, anche in quota alle sinistre, considera storica”.