I gruppi di minoranza Liberi e Resistenti e Insieme per il Borgo e le Frazioni del Consiglio Comunale di Cannero Riviera hanno presentato in data odierna interpellanza/mozione in merito al cosiddetto Piano di Recupero di iniziativa privata che prevede la sopraelevazione di un piano di un edificio già di tre piani, all’interno del centro storico, adiacente al vecchio porto, fronte lago.
Gli interpellanti ritengono che l’intervento arrecherebbe un irrimediabile danno alle caratteristiche storico-ambientali della parte più antica e pittoresca del paese, in un angolo di pregio paesaggistico unico e creerebbe un precedente dalle conseguenze difficilmente controllabili, in contrasto con le Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore.
Inoltre ritengono che gli atti adottati dalla precedente Giunta comunale siano nulli perché inerenti a materia di competenza del Consiglio Comunale e viziati da una serie di gravi irregolarità.
Contro il progetto è stata proposta una petizione in calce alla quale si stanno raccogliendo firme di abitanti e turisti. La petizione è disponibile anche on line.
Cannero R., 18/08/2014
Wanda Brizio
Luigi Carmine
TESTO INTERPELLANZA
Gruppo consiliare di minoranza
“LIBERI E RESISTENTI”
Gruppo consiliare di minoranza
“INSIEME PER IL BORGO E LE FRAZIONI”
Al sig. SINDACO del Comune di
Cannero Riviera
OGGETTO: INTERPELLANZA/MOZIONE su Piano di recupero di iniziativa privata presentato in data 29/3/2012 dai sig.ri Van Den Bos Jacob e Reinders Marjolein per Ristrutturazione con ampliamento mediante sopraelevazione dell’edificio in Cannero Riviera – Via alle Vigne, 5 – adiacente il vecchio porto.
I sottoscritti capigruppo consiliari, dopo approfondito esame della documentazione ricevuta, chiedono al Sindaco, per ragioni di opportunità e di legittimità, di revocare tutte le delibere della Giunta Comunale che hanno approvato il piano in oggetto.
Le ragioni di opportunità sono dettate dalla necessità di salvaguardare il cuore del centro storico da un intervento di sopraelevazione di un piano, da tre a quattro, dell’edificio adiacente il vecchio porto, fronte lago, dove tutti i fabbricati non superano i tre piani di altezza. Il progetto, definito in più occasioni un obbrobrio, e ciò nonostante approvato, porterebbe un irrimediabile danno “alle caratteristiche storico-ambientali” della parte più antica e pittoresca del paese, in un angolo di pregio paesaggistico unico e creerebbe un precedente dalle conseguenze difficilmente controllabili, in contrasto con quanto riportato nell’art.3.2.2 delle NTA del PRG – Finalità degli interventi – Destinazioni d’uso ammesse – Reinserimento ambientale 1.
Le ragioni di legittimità traggono forza da più elementi di seguito sinteticamente riportati:
a) L’intervento edilizio in oggetto non si vede come possa configurarsi come Piano di Recupero, ai sensi della normativa nazionale (L. 457/78), regionale (L.R. 56/77) e delle stesse NTA del PRG, che, al citato Art. 3.2.2, definiscono il PdR come un intervento atto al “recupero funzionale … mediante l’adeguamento dell’impianto distributivo, l’integrazione dei servizi, il risanamento delle strutture, la conservazione degli elementi costitutivi originali … ecc.”; il progetto in questione invece prevede l’innalzamento di un piano allo scopo di edificare una nuova camera, il che non è in alcun modo pertinente a ciò che un PdR dovrebbe proporsi;
b) Incompetenza della Giunta comunale a deliberare l’adozione di un PdR non previsto nel vigente PRG e quindi configurabile come una variante di PRG di competenza del C.C. (Legge n.457/1978 Piani di Recupero);
c) False indicazioni, sul manifesto di deposito e pubblicazione degli atti in data 8/3/2013 a firma del Sindaco Maria Pia Bottacchi, dell’adozione del PdR da parte del Consiglio Comunale invece che, come avvenuto, da parte della Giunta Comunale e che il progetto di PdR riguardi unicamente opere su immobile di proprietà privata, prevedendosi invece intervento anche sull’area pubblica del porto;
d) Fuorviante per la formazione del parere della Giunta Comunale e non rispondente al vero l’indicazione contenuta nella relazione dell’Ufficio Tecnico P.E. 45/2012, allegata alla deliberazione della G.C. n.58 del 14/6/1013, con la quale sono state respinte le due osservazioni presentate, laddove indica la presenza nel centro storico di edifici di altezze di 5-6 piani fuori terra, a fronte di un edificato che ne vede mediamente 3 e in qualche raro caso 4;
e) Mancata riadozione del PdR e conseguente ripubblicazione e deposito, come previsto dalle vigenti norme, sia per le modifiche apportate al progetto, i cui elaborati sono stati quasi tutti sostituiti a seguito del parere della Commissione regionale del 21/6/2013, come peraltro supposto dallo stesso progettista, geom. P. Mengo, nella sua relazione datata 24/8/2013, sia in quanto il prescritto svuotamento delle due arcate del muro di sostegno prospiciente la banchina del porto, lede i diritti di terzi, che da oltre quarant’anni, utilizzano lo spazio racchiuso tra le stesse quale deposito di attrezzature per la pesca;
f) Anche nello schema di convenzione si riporta come di competenza del C.C. sia l’adozione che l’approvazione del PdR
Per i motivi di cui sopra si chiede la convocazione urgente del C.C. per l’opportuna informazione pubblica e discussione della presente interpellanza/mozione.
Si chiede altresì che il Responsabile del servizio, Segretario comunale, presenti al Consiglio dettagliata relazione in merito alle irregolarità rilevate.
Cannero Riviera, 18 agosto 2014
Brizio Wanda
Carmine Luigi
Porto di Cannero: dicussioni in Comune
Riceviamo e pubblichiamo, il testo di una interpellanza presentato da due consiglieri di minoranza di Cannero Riviera, in merito al Piano di Recupero del fabbricato adiacente al porto vecchio di Cannero, fronte lago, in centro storico, che prevede la sopraelevazione dell'edificio, da tre a quattro piani.
2 commenti Aggiungi il tuo
altro che crescere come funghi...
nero
20 Agosto 2014 - 01:05
Si cominci a vedere come vengono riempiti gli appartamenti a cannero.
E quanto nero gira.
Soldi facili, controlli zero...
E a rimetterci chi ci vive e ne paga le conseguenze.
Un paese snaturato della sua natura per affittare appartamenti rigorosamente in nero.
Meglio mettere gli autovelox che aprire gli occhi.
E quanto nero gira.
Soldi facili, controlli zero...
E a rimetterci chi ci vive e ne paga le conseguenze.
Un paese snaturato della sua natura per affittare appartamenti rigorosamente in nero.
Meglio mettere gli autovelox che aprire gli occhi.
per Bacco!
lupusinfabula
20 Agosto 2014 - 17:20
-Incompetenza delle Giunta a deliberare....
-False indicazioni del Sindaco di allora MP Bottacchi sul manifesto di deposito...
-Fuorviante o non rispondente al vero l'indicazione contenuta nella relzione dell'Ufficio Tecnico..
-mancata riadozione e pubblicazione e deposito....
Se tutto è come nell'interpellanza/mozione c'è materia perchè se ne interessi anche la Magistratura!.
-False indicazioni del Sindaco di allora MP Bottacchi sul manifesto di deposito...
-Fuorviante o non rispondente al vero l'indicazione contenuta nella relzione dell'Ufficio Tecnico..
-mancata riadozione e pubblicazione e deposito....
Se tutto è come nell'interpellanza/mozione c'è materia perchè se ne interessi anche la Magistratura!.
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