Abbiamo presenziato con alcuni attivisti all'assemblea pubblica indetta l’8 agosto presso la sala consiliare del comune di Villadossola: una piccola schiera di amministratori locali, qualche rappresentante dei comitati cittadini ed alcuni ‘esponenti’ politici si sono incontrati di fronte a un discreto pubblico per affrontare insieme la questione Terna, “Interconnector Italia – Svizzera”.
Ricordiamo che si tratta di un’imponente opera di razionalizzazione e potenziamento della capacità di trasporto di energia elettrica tra la frontiera Svizzera e il nodo di rete Baggio a Settimo Milanese e che comporterà la costruzione di nuovi elettrodotti, la parziale demolizione di tratti di linee esistenti e la realizzazione di nuove stazioni elettriche con occupazione di vaste aree verdi.
Per intenderci, a Pallanzeno dovrebbe sorgere un mostro in cemento nell'ordine dei 120 mila mq di superficie per una ventina di metri d’altezza, mentre la Val Formazza verrebbe percorsa da nuovi tralicci alti 40 metri…
Il PD provinciale, così come gli altri amministratori comunali presenti, ha confermato la posizione espressa nel recente comunicato stampa: “premettendo che l’elettrodotto Interconnector rappresenta un’opera strategica per il nostro paese, la cui necessità e fattibilità non è in discussione, è altrettanto indispensabile contenerne gli effetti impattanti su di un territorio che ha già dato” (così il responsabile Ambiente nel VCO, Sauro Zani).
I comitati dei cittadini invece hanno espresso perplessità sull'opera non tanto per l'opera in sè quanto per il modo in cui si vuole realizzarla. Hanno chiesto di applicare le migliori tecnologie come l'interramento (per esempio linea italo francese di 200 km di cavo interrato, con tecnologia d’avanguardia a corrente continua), di cambiare percorso quando si vanno a toccare aree di elevato pregio paesaggistico ed ambientale e di prevedere una centrale in Svizzera e una a Pallanzeno di dimensioni molto più piccole proprio per evitare l'ulteriore consumo di territorio in questo comune.
Da parte del Movimento 5 Stelle, questi dubbi sull'opera si sono tramutate da subito in azioni politiche: dal 2012 con una prima interrogazione del consigliere regionale Davide Bono, fino ai giorni nostri con l’attenzione dei parlamentari Davide Crippa e Carlo Martelli che hanno visitato i luoghi interessati dal progetto e incontrato i cittadini per farsi portavoce delle loro istanze alla Camera e al Senato.
Il Movimento 5 Stelle auspica quindi che una volta tanto gli amministratori locali di tutte le forze politiche si facciano portavoci delle istanze dei cittadini e dei comitati rappresentandole nelle sedi opportune.
E' ora che gli amministratori locali siano responsabili di ciò che i loro partiti decidono a livello regionale/nazionale.
Movimento 5 Stelle VCO