La CISL FP del Piemonte O. unitamente alla rappresentanza aziendale della Cisl Asl VCO enunciano che il confronto sindacale con la Direzione dell Azienda Sanitaria Locale è assolutamente infruttuoso e contrario ad una logica di corrette relazioni sindacali, tutto questo nonostante i numerosi problemi organizzativi e contrattuali più volte segnalati da tutto il sindacato, dalle Lavoratrici e dai Lavoratori della Azienda Sanitaria del Verbano Cusio Ossola.
In particolare la CISL FP, esprire forte preoccupazione per la persistente ed intollerabile carenza di personale che, da troppo tempo, depaupera fortemente i diritti dei lavoratori oltre a mettere a rischio la tutela della salute e sicurezza, dovuto alla cattiva organizzazione del lavoro che
impatta pesantemente sui carichi di lavoro sui i rientri in servizio, in particolare nell'ambito della cura e assistenza dei Pazienti I Dipendenti della ASL VCO, da tempo manifestano forti malumori per le sempre più gravi condizioni di lavoro e per una gestione poco chiara in merito agli incarichi professionali e in merito alle progressioni economiche che ancora una volta penalizzano e deprimono la maggioranza dei lavoratori.
Inoltre, la CISL FP evidenzia una carente applicazione della Legge 146 del 90 sul diritto di sciopero dove recentemente si sono riscontrate delle anomalie e illegittimità.
A tutela dei degli iscritti CISL, la scrivente organizzazione sindacale, si è rivolta all'Assessore Regionale del Piemonte e all'Amministrazione Regionale al fine di segnalare le forti incongruenze circa l'applicazione del C .I.A e del CCNL Sanità in vigore.
Per questi motivi, al fine di evitare un vero e proprio collasso delle attività di prevenzione e cura dell'azienda sanitaria locale, la CISL Fp del Piemonte Orientale ha dichiarato lo “stato di agitazione” dei lavoratori del comparto sanitario non medico al fine di dare voce alle loro
rivendicazioni e ha richiesto un incontro urgente al Prefetto del VCO.
Verbania, 7 dicenbre 2022
CISL FPF Piemonte Orientale
Segretario del Comparto della Sanità
( Antonio Dellera)
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Chiarimenti dell’ Azienda Sanitaria in merito alle dichiarazioni del Sindacato CISL- Funzione Pubblica Piemonte Orientale
In relazione alle comunicazioni stampa del Sindacato CISL- Funzione Pubblica Orientale e visto il tenore e i contenuti delle stesse, l’Azienda Sanitaria ritiene necessario premettere e precisare quanto segue: è notoria la carenza di personale in generale e che le aree di assoluta criticità sono da registrarsi nelle diverse specialità di personale medico e nelle professionalità infermieristiche; è notizia già di questi giorni come ci si stia attivando per la carenza di personale in accordo con l’ Assessorato della Sanità Regione Piemonte e con la Rappresentanza dei Sindaci per verificare la possibilità di finanziare e promuovere un progetto territoriale per aumentare l’ attrattività e l’accoglienza di professionisti sanitari; sui temi organizzativi e gestionali dell’ Azienda Sanitaria ci si è più e più volte confrontati con le RSU e le Organizzazioni Sindacali di categoria; su temi specifici di natura contrattuale come previsto dalle norme sulle relazioni sindacali l’Azienda si relaziona con le rappresentanze dei lavoratori ai fini della individuazione delle soluzioni che possano trovare la massima documentata convergenza.
In un momento in cui appare attivato un virtuoso percorso corale di valorizzazione e promozione del territorio appare fortemente immotivata e irresponsabile la posizione assunta dal Sindacato su temi esposti in modo generico e non documentato, anche su argomenti di natura contrattuale che hanno già trovato larga convergenza con le altre Rappresentanze dei lavoratori.
E’ necessario ricordare che le relazioni sindacali prevedono un sistema di rappresentatività e di consistenza delle decisioni a maggioranza democratica come prevedono i fondamenti della nostra civile Istituzione e rimaniamo stupiti e perplessi dell’approccio assunto da un grande Sindacato il cui apporto proattivo può certamente avere maggiore spessore nel rispetto delle regole poste ai fondamenti delle dialettica contrattuale.
Screditare l’Azienda Sanitaria, per di più elencando fatti non corrispondenti alla realtà, oltre che rischiare di penalizzare le azioni in corso, risulta offensivo soprattutto per tutti coloro che, con coscienza e professionalità, lavorano quotidianamente anche nelle difficoltà per dare risposte sanitarie di qualità ai cittadini.
L’Azienda Sanitaria rimanendo comunque disponibile al confronto che le Istituzioni preposte riterranno opportuno attivare, non potrà che valutare un percorso di tutela in tutte le sedi sia per chi la rappresenta sia per i suoi operatori.