LA PARTITA - C’è il pubblico delle grandi occasioni al Pala Battisti e la Fulgor in avvio è un po’ contratta. Gli uomini di Quilici vanno sotto di dieci lunghezze, ma hanno la caparbietà di non mollare mai. Torgano e Minoli accendono il Battisti e alla pausa lunga la Fulgor è solamente a -5 grazie alla ritrovata difesa, 28 a 33 il punteggio. Nella ripresa succede un po’ di tutto: prima Pavia sembra poter scappare con un nuovo 5-0 di break, poi la Paffoni mostra i muscoli. Il pubblico entra definitivamente in partita e, a ruota, anche i giocatori fino a quel momento meno incisivi. Markovic è scatenato dall’arco, Balanzoni fa piazza pulita vicino al ferro e la contesa si chiude sul 77 a 62, nel tripudio del Pala Battisti.
Bellissimo il momento dedicato al signor Ugo Paffoni alla pausa lunga, con la consegna dell’assegno destinato alla borsa di studio da parte della AKB, la coreografia della curva e un intero palazzetto a ricordare con il sorriso un uomo che questa squadra ce l’aveva tatuata sul cuore.
“Ci siamo approcciati malissimo - commenta coach Quilici -, dopo un pessimo primo quarto su entrambi i lati del campo, la difesa ci ha tenuti lì. Quando abbiamo messo il naso avanti abbiamo preso fiducia e ci siamo espressi anche meglio in campo. La partita è girata grazie a tre o quattro difese consecutive, sono felice della prestazione di Markovic, molto bravo sia in attacco, sia in difesa. È un piacere giocare in un palazzetto così caloroso, è bello ricordare qualcuno che è stato importante ed è bello continuare a farlo di anno in anno dando emozioni anche a chi non l’ha vissuto in prima persona”.