I fatti risalgono allo scorso 14 aprile quando i militari, a seguito di una perquisizione personale e domiciliare eseguita a carico dell’indagato, hanno rinvenuto 25 gr. di cocaina, 84 gr. di hashish e 8 di marijuana. La successiva analisi forense del cellulare sequestrato al giovane e i successivi riscontri hanno permesso di stabilire che lo stupefacente rinvenuto non fosse per “uso personale”, ma destinato a giovani della zona.
Sono stati infatti identificati i destinatari dello stupefacente che lo avevano ordinato attraverso il servizio di messaggistica WhatsApp e gli stessi giovani, sentiti dagli inquirenti e messi davanti alle evidenze, hanno confermato che lo stupefacente fosse loro destinato.
L’arrestato, dopo le formalità di rito presso il Comando Provinciale di Verbania, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Verbania.