Sono stati infatti identificati i destinatari dello stupefacente che lo avevano ordinato attraverso il servizio di messaggistica WhatsApp e gli stessi giovani, sentiti dagli inquirenti e messi davanti alle evidenze, hanno confermato che lo stupefacente fosse loro destinato.
L’arrestato, dopo le formalità di rito presso il Comando Provinciale di Verbania, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Verbania.