E' di questi giorni la notizia che il Sindaco si appresterebbe a nominare Consigliere delegato agli impianti sportivi, il Consigliere Comunale Massimo Ronchi.
Dal momento che la materia degli impianti sportivi e' di competenza dell'Assessore ai Lavori Pubblici Nicolo' Scalfi, e' del tutto evidente come la decisione del Sindaco significhi voler sottrarre a Scalfi una delega importante.
Ed e' la seconda volta che cio' accade nell'arco di un anno: nel 2021, a Scalfi e' stata sottratta anche l'importante delega sui servizi cimiteriali, assegnata al Consigliere Fausto Cavallini.
Assistere alla progressiva spogliazione delle deleghe dell'Assessore Scalfi solleva in noi tre interrogativi: perche' il Sindaco non rimuove Scalfi da Assessore anziché privarlo, usando la tecnica del carciofo, di delega in delega?
Forse il Sindaco preferisce applicare a Scalfi il poco dignitoso trattamento riservato un anno fa all'Assessore all'Urbanistica Margaroli (anch'egli spogliato della delicata delega alla pianificazione territoriale), sperando che il medesimo si dimetta spontaneamente, come ha fatto giustamente in allora Margaroli ?
Perche' Scalfi, di fronte a questo trattamento francamente imbarazzante, con un sussulto di orgoglio non presenta le proprie dimissioni?
Molti interrogativi che sollevano un'ulteriore domanda: e se il Sindaco non avesse la forza di rimuove Scalfi, semplicemente per non entrare in conflitto diretto con quel PD del quale magari tra meno di due anni potra' aver bisogno per una possibile candidatura in Regione?
Guarda caso, se così fosse, sarebbe il medesimo obiettivo per il quale il Sindaco ha votato un mese fa a favore dell'ospedale unico e nuovo (in Ossola in tutte le opzioni Domodossola, Piedimulera e Ornavasso) con la conseguente chiusura dell'ospedale Castelli: guardare ad una visione provinciale, se volesse ambire a trasferirsi nel 2024 in Regione, adeguandosi alle scelte del PD.
Tutto si tiene e i pezzi del puzzle si ricompongono: mediti Scalfi, per rispetto verso se' stesso e meditino i verbanesi.