La maggior parte della vita sacerdotale l’ha svolta in Africa, come Missionario Saveriano.
All’inizio degli anni ’90 del Novecento, mentre operava in Zaire, presso la comunità di Kaniola, è stato raggiunto da Franco Mocellini che si è prestato ad operare a fianco del sacerdote anzaschino. Una volta tornato a casa, entusiasta dell’esperienza fatta in missione e conosciute le molte necessità, ha testimoniato la dura realtà vissuta e ha dato vita a varie iniziative intraprese assieme alle parrocchie di Bannio, Anzino e Pontegrande. Fra le azioni portate a termine spicca l’acquisto e la consegna di un’ambulanza per la missione di Padre Belardelli.
Dal Congo scriveva: “Cari amici, dopo alcuni mesi di vita missionaria qui in Congo, voglio condividere con voi, prima di tutto, la grande gioia nell'essere ritornato tra i più poveri del mondo. Però voglio condividere con voi anche la mia grande sofferenza e tristezza per quello che ho visto con i miei occhi, tra la gente in mezzo a cui sto vivendo. Miserie, malattie, ingiustizie di ogni sorta e sfruttamento a tutti i livelli. Ma quello che mi uccide dentro è il vedere che questi nostri fratelli e sorelle hanno spesso perso la voglia di vivere e di credere nel futuro. Domani parto per visitare le comunità che vivono nella foresta e starò via per qualche giorno…”
Attualmente Padre Antonio Belardelli svolge il proprio apostolato in Sardegna, a Vallermosa (Ca).
Ma immancabile torna a Bannio tra la fine di luglio e la metà d’agosto, per riabbracciare i familiari e partecipare alle feste della Madonna della Neve e della Milizia Tradizionale. Sempre presente anche all’alpeggio Rondirenco per la festa della Madonna delle Bisce.
A Padre Antonio Belardelli le comunità parrocchiali di Bannio, Anzino e Pontegrande hanno donato un quadro del busto della Madonna, il libro della Milizia e il libro dedicato a Santuario di Sant’Antonio di Anzino.
Ringraziando, un commosso Padre Antonio ha aggiunto: “La vita in terra di missione mi è entrata dentro ed è là che ho lasciato il mio cuore”.