“Numeri estremamente lusinghieri – ha commentato il professor Stecco – dato che metà della popolazione regionale ha già completato il ciclo vaccinale. Sono state somministrate 4,6 milioni di dosi, pari al 95,7% di quelle ricevute: 2,6 milioni rappresentano le prime inoculazioni, mentre le seconde sono 2 milioni. Un risultato che va anche oltre il target fissato dal commissario per l’emergenza Covid, con il 100,94% delle somministrazioni previste. Merito di una capacità di 40mila dosi al giorno, ma solo perché vincolata dalle dosi disponibili: ad oggi, infatti, le potenzialità della Sanità regionale potrebbero raggiungere le 70mila”.
“Per quanto riguarda le fasce d’età – continua il presidente Stecco – l’80,6% degli over60 aderenti alla campagna ha completato il ciclo vaccinale, valore che si attesta sul 79% per gli over50. Ottima anche la risposta degli over16, con il 90% di vaccinati con almeno una dose e il il 66,2% che ha concluso l’intero ciclo. Un risultato ottenuto anche grazie alla ‘potenza di fuoco’ che il Piemonte ha saputo mettere in campo, con 418 punti vaccinali, 748 tra pediatri di libera scelta e medici di medicina generale che hanno dato la propria disponibilità a inoculare il vaccino, 56 punti vaccinali aziendali e 502 farmacie”.
“Grande successo anche per la campagna ‘Montagne Covid Free’ – aggiunge il vicepresidente della commissione Sanità, il consigliere del gruppo Lega Salvini Piemonte Andrea Cane – con 226 comuni coinvolti e 74.952 residenti delle terre alte che hanno già ricevuto una dose o sono stati vaccinati con il monodose Johnson&Johnson. La media è quindi del 70%, con picchi che raggiungono l’87%: al top i borghi montani della provincia di Cuneo e Torino, con l’81%. Più nel dettaglio, i comuni più “covid free” sono quelli di Volpeglino (Al) con una media dell’87% al pari di Prali (To), seguiti da Mandello Vitta (No) con l’86%, Balme (To), Bergolo (Cn) e Azzano d’Asti con l’85% e Quaranti (At) con l’84%”.