Le proiezioni avranno luogo nel parco di Villa Maioni – Biblioteca Civica Ceretti, con inizio alle ore 21,30. Prenotazioni biglietti su www.mettiunaseraalcinema.it , per ogni spettacolo, previa registrazione (presentarsi in cassa con la prenotazione stampata),
ingresso € 5,00 (ridotto € 4,00 per gli associati presentarsi con tessera rassegna METTI UNA SERA AL CINEMA).
Due famiglie, potremmo cominciare così, ma qui non si tratta dei Capuleti e Montecchi di shakespeariana memoria, ma dei Kim e dei Park, due famiglie coreane, agli antipodi della gerarchia economica e sociale, attorno a cui si svolge la trama di PARASITE di Bong Joon-Ho, film coreano con cui inizia la rassegna la sera del 29 GIUGNO. Il film, Palma d'oro a Cannes 2019, 3 premi Oscar, 1 David di Donatello, racconta di una lotta di classe sui generis, una disperata e sfrontata lotta della famiglia Kim alla conquista di uno status molto ambito, fino al punto di impossessarsi della bellissima villa dei Park, senonché …vi aspettiamo per scoprire come finirà.
Seguirà, il 5 LUGLIO, Italia – Museo dell'altrove, produzione Cross Projecy e Van, in collaborazione con il MiBACT (oggi MIC) e il MAECI, un film di danza girato interamente a Villa Giulia con i più interessanti e bravi danzatori del panorama italiano. L'idea riprende il Grand Tour e ogni stanza della villa è dedicata ad una installazione. La proiezione è una anteprima dello spettacolo (da cui il film è tratto) che si terrà in presenza il 2 e 3 settembre a Villa Giulia in debutto nazionale.
Ed ecco ancora una sorta di lotta, fra uomo e la pietra, di cui ci parlano i due documentari proposti nella serata del 12 LUGLIO: CARIE di Achille Mauri, M. Nardi e F. Ravassard, documentario di 23 minuti del 2019 e, a seguire, IL CAPO, cortometraggio di 15 minuti, realizzato nel 2010 da Yuri Ancarani e Pietro Savorelli nelle cave di marmo delle Alpi Apuane, due opere che siamo certi vi sorprenderanno.
E' invece il caso di una contrapposizione frontale fra due gruppi di giovani musicisti, attori metaforici della lotta interminabile fra Israeliani e Palestinesi, quello proposto dal regista israeliano Dror Zahavi in CRESCENDO (MakeMusicNotWar); film tedesco di 102 minuti e 10 minuti di applausi al Festival Internazionale del Cinema di Monaco, del 2109, liberamente ispirato alla storia vera della West-Eastern Divan Orchestra creata da Daniel Baremboim. Un'impresa al limite dell'impossibile quella del direttore d'orchestra alle prese con un'inimicizia fortemente radicata nei due gruppi? E' davvero la musica quel linguaggio universale in grado di superare distanze culturali, etniche, religiose? E se dall'odio poi scaturisse un amore? Cercheremo di rispondere a questi quesiti la sera del 19 LUGLIO.
VOLEVO NASCONDERMI ultimo film (2020) di Giorgio Diritti, con uno straordinario Elio Germano, proposto il 26 LUGLIO. Bellissimo biopic di 120 minuti sulla vita di Antonio Ligabue, pittore “naif” in costante lotta contro se stesso, contro i propri fantasmi, contro un mondo perbenista e bigotto che l'ha marchiato fin dall'infanzia e che solo grazie alla lungimiranza di Renato M. Mazzacurati riuscirà a realizzare che l'arte è la sua vita almeno quanto la sua vita è la sua arte. Orso d'argento a Germano alla Berlinale 2020, 7 David di Donatello, fra cui quello ancora a Germano come migliore attore. Imperdibile.
Ne IL DIRITTO ALLA FELICITA' di Claudio Rossi Massimi, il confronto è fra un anziano libraio di provincia (interpretato da Remo Girone) ed Essien, un ragazzino immigrato che attraverso i libri e l'amore per la letteratura imparerà forse qualcosa del mondo in cui gli è toccato di vivere. Il film (90 minuti, del 2021), dedicato dal regista all'UNICEF, è la storia di una amicizia tra generazioni, nazionalità, esperienze di vita diverse. Da vedere la sera del 9 AGOSTO.
Gran chiusura il 16 AGOSTO, con il capolavoro di Vittorio De Sica LADRI DI BICICLETTE. Film del 1948, considerato dalla critica internazionale uno dei più importanti film, non solo del neorealismo, ma del cinema di tutti i tempi. Lo vedremo nello splendido bianco e nero appena restaurato dalla Cineteca di Bologna e (ri)scopriremo come la lotta fra poveri sia il vortice in cui la società capitalista scarica tutte le sue contraddizioni, le sue miserie, le sue ingiustizie, da cui forse, come ne Il Monello di Chaplin, si troverà una possibile via d'uscita attraverso l'amore fra un padre e un figlio. Protagonisti del film attori non professionisti e la bicicletta, quest'anno tema centrale del festival Letteraltura.