“Il Decreto stabilisce che nelle regioni classificate come zona gialla – spiega Maria Grazia Pedrini, responsabile CNA Commercio Piemonte Nord – è vietato consumare cibi e bevande all’interno dei locali di ristorazione, compresi bar, pasticcerie, gelaterie e attività simili. Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, ma dalle 18 scatta il divieto per i bar senza cucina, una restrizione di cui non si capisce il motivo. La consegna a domicilio è invece consentita senza limiti di orario, nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti alimentari, nel caso di attività di ristorazione prive di spazi all’aperto. In presenza di spazi esterni la consumazione può avvenire al tavolo”.
“Queste indicazioni hanno creato una confusione sulla quale deve essere fatta chiarezza – afferma Paolo Romeo, presidente CNA Commercio Piemonte Nord – perché la situazione è già difficile di per sé. Le norme devono essere chiare e non devono produrre discriminazione incomprensibili. Ci aspettiamo che in fase di conversione del decreto in Parlamento si intervenga su questi aspetti. Tanto per cominciare chiediamo che venga consentito il servizio interno per quegli esercizi, bar e ristoranti, che non hanno alcuna possibilità di utilizzare spazi esterni e di conseguenza non possono lavorare. Infine, è indispensabile indicare con precisione la data del termine del coprifuoco. Per il settore dei pubblici esercizi e del turismo è di fondamentale importanza saperlo, per poter pianificare l’attività estiva”.