Il rilancio di un percorso ciclopedonale del Lago Maggiore, in sinergia con la Regione Lombardia e con affidamento dell'ipotesi di progetto ai politecnici di Milano e Torino, è la proposta lanciata poche ore fa dal Governatore piemontese Alberto Cirio durante la serie di incontri consumati oggi nel VCO per un confronto sulle principali questioni aperte sul territorio.
La proposta è stata sostenuta con forza dai parlamentari Mirella Cristina ed Enrico Montani e dal capogruppo del carroccio in Regione Piemonte Alberto Preioni che si impegneranno nei rispettivi ambiti per dare concretezza all'iniziativa.
La ciclopedonalizzazione del Lago Maggiore rappresenta un'importante occasione per lo sviluppo turistico del territorio con vacanzieri sempre più attenti a questo tipo di offerta. Il rilancio dell'ambizioso progetto che il presidente Cirio aveva già individuato come strategico negli anni da europarlamentare, con l’obiettivo di finanziarlo attraverso i fondi Ue, è emerso dopo il confronto odierno del Governatore con i sindaci di Baveno e Stresa Monti e Severino che puntano alla realizzazione di una pista ciclopedonale che, partendo da Stresa, si allacci a quella di Verbania.
Cristina, Montani e Preioni sostegno alla ciclopedonale del Lago Maggiore
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato dell'on. Mirella Cristina, sul rilancio della ciclopedonalizzazione del Lago Maggiore proposto dal Governatore Cirio e che ha raccolto il pieno sostegno di Cristina, Montani e Preioni.
8 commenti Aggiungi il tuo
Come già scritto in precedenza, non codivido queste priorità.
Non si può certamente dire che le piste ciclopedonali non siano indispensaili.
In questo momento, in ogni caso, ci sarebero altre esigenze inderogabili.
Da sempre (sono un ottantenne) ho avuto pensieri di centro
in questo caso però, non sono sicuramente in sintonia con quanto riportato.
Invece di pensare ai vacanzieri, forse si dovrebe pensare anche agli abitanti locali.
Non si può certamente dire che le piste ciclopedonali non siano indispensaili.
In questo momento, in ogni caso, ci sarebero altre esigenze inderogabili.
Da sempre (sono un ottantenne) ho avuto pensieri di centro
in questo caso però, non sono sicuramente in sintonia con quanto riportato.
Invece di pensare ai vacanzieri, forse si dovrebe pensare anche agli abitanti locali.
Ciao Mario Caroglio, credo che le piste ciclopedonali siano utili soprattutto alle persone anziane come noi. Se vogliamo campare più a lungo dobbiamo camminare tutti i giorni. Meglio farlo alitetando anche lo spirito. Inoltre il riscontro economico sarebbe indubbiamente molto positivo. Per una volta sono d'accordo con la destra... prioritaria
Solo per il tratto Beata Giovannina - Tre Ponti ipotizzo costi di 2.000.000 ai quali vanno ragionevolmente aggiunti altrettanti 2.000.000 tra perdita di tempo persone in code a volte di 30 minuti, maggiori consumi carburante con relativo aumento inquinamento, disagi per i proprietari immobili coinvolti. Con un passaggio di 1.000 ciscliti all'anno si ha un costo di 4.000 Euro a passaggio che se spalmati in 10 anni sono 400 Euro. Aspetto commenti sui numeri in quanto è una mia ipotesi.
I numeri sono una cosa strana, potrei esagerare dicendo che ci saranno 1000 ciclisti al giorno. Diciamo pure 500 al giorno che stando al suo calcolo equivarrebbero al costo di un caffè per ogni passaggio.
Ciao Filippo
attualmente c'è un evidente disagio dovuto ai lavori in corso, che in seguito verrà colmato, si spera, con l'utilizzo da parte degli utenti. Forse questi lavori si sarebbero dovuti fare nelle ore notturne? Non so se la cosa sia fattibile....
attualmente c'è un evidente disagio dovuto ai lavori in corso, che in seguito verrà colmato, si spera, con l'utilizzo da parte degli utenti. Forse questi lavori si sarebbero dovuti fare nelle ore notturne? Non so se la cosa sia fattibile....
Ciao Mario Caroglio
Si tratta di un investimento produttivo a favore della principale industria della zona: il turismo. Si chiama rinnovamento, lo fanno le industrie per non perdere le proprie quote di mercato. Lo deve fare anche lo stato a favore della propria industria del turismo. Con questo ragionamento nemmeno l'autostrada era indispensabile, tanto c'era la statale, nemmeno la ferrovia era indispensabile, tanto c'erano i carretti trainati dai cavalli
Si tratta di un investimento produttivo a favore della principale industria della zona: il turismo. Si chiama rinnovamento, lo fanno le industrie per non perdere le proprie quote di mercato. Lo deve fare anche lo stato a favore della propria industria del turismo. Con questo ragionamento nemmeno l'autostrada era indispensabile, tanto c'era la statale, nemmeno la ferrovia era indispensabile, tanto c'erano i carretti trainati dai cavalli
Ciao Filippo
Al primo sole post lock-down, un giro sul Lago di Varese e vedrai che il passaggio dei ciclisti sulla ciclabile sarà di 1.000 al giorno e non all'anno
Al primo sole post lock-down, un giro sul Lago di Varese e vedrai che il passaggio dei ciclisti sulla ciclabile sarà di 1.000 al giorno e non all'anno
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