L’ANCE, Associazione Nazionale dei Costruttori Edili, ha pubblicato, con il titolo suggestivo “Le mille e una norma”, una raccolta degli atti normativi che si sono succeduti dal 1994 ad oggi in materia di lavori pubblici.
La lettura dei 500 provvedimenti trasmette l’impressione di un groviglio “ingestibile” di regole tanto che Carlo Deodato, Presidente di Sezione del Consiglio di Stato, sottolinea la necessità di “arginare questo diluvio legislativo”. Agendo non attraverso l’abrogazione ma con aggiunta di norme non si riduce ma si aumenta la complessità del sistema, stimolando le possibilità di contenzioso.
Gli effetti sono quelli della “tela di Penelope”: il tessuto normativo che pare venga disfatto in realtà si arricchisce sempre più. Così non migliorano né l’operatività né la credibilità del sistema, che soccombono adagiate nella infinita tela che la burocrazia, pronta a cogliere ogni occasione per ampliare il proprio ruolo, elabora instancabilmente.
E così il cittadino quell’ Interesse Pubblico che cerca invano disilluso lo vede … sempre lontano.
Il Presidente della Provincia
Dottor Arturo Lincio
Provincia VCO: per la ripresa meno leggi
"C’è il timore che il Decreto Semplificazione, che aggiunge ulteriori norme alla già intricata disciplina dei contratti pubblici, contribuisca ad aumentare le complicazioni provocando un aumento dei contenziosi". Così l'inizio della nota della Provincia del VCO.
5 commenti Aggiungi il tuo
Avendo a che fare con il codice degli appalti per prima cosa lo sospenderei per un anno e poi lo butterei nel gabinetto. Sono più che sufficienti le norme europee. Se vogliono fare un pacchetto sintetico di norme per appalti pubblici lo facciano quello che sono del mestiere e non i burocrati o i magistrati fuori servizio. Se per comprare una lampada di un semaforo devo fare una procedura aperta con manifestazione di interesse per rispettare il principio di rotazione meglio che me ne sto a casa a guardare i film di Hitchcock..
Ciao robi
vero: inoltre, per una provincia come la nostra, i fornitori sono in numero limitato, ragion per cui se offrono un prezzo inferiore alle condizioni consip e mepa, senza penalizzare la qualità, ben venga.
vero: inoltre, per una provincia come la nostra, i fornitori sono in numero limitato, ragion per cui se offrono un prezzo inferiore alle condizioni consip e mepa, senza penalizzare la qualità, ben venga.
Il codice degli appalti ora in vigore in Italia è stato visibilmente scritto dall'Ufficio UCAS (Ufficio Complicazione Affari Semplici) e lo dico per esperienza personale; l'esempio della Lampadina che fa Robi non è un'estremizzazione ma una realtà di fatto. Del resto quasi tutte le norme, in Italia, vengono scritte in modo tale da complicare la vita a chi deve applicarle e, purtroppo, senza evitare che i soliti intrallazzatori possano trarne vantaggio. E più sono complesse e complicate e più si da spazio a chi vuole approfittarne.
Ciao SINISTRO
Magari! Sai bene che sotto i 5000 euro di affidamento puoi andare anche fuori dal mercato elettronico ma sopra no.. E se vuoi fare una cosa fuori da mepa consip devi fare una gara molto complessa. Se non hai una struttura adatta con un buon ufficio appalti purtroppo ti adagi sempre sul mepa. Noi in Lombardia anche sintel che è un ottimo mezzo per costruire un affidamento sulle nostre esigenze.. Ma siamo due gatti e quindi..
Magari! Sai bene che sotto i 5000 euro di affidamento puoi andare anche fuori dal mercato elettronico ma sopra no.. E se vuoi fare una cosa fuori da mepa consip devi fare una gara molto complessa. Se non hai una struttura adatta con un buon ufficio appalti purtroppo ti adagi sempre sul mepa. Noi in Lombardia anche sintel che è un ottimo mezzo per costruire un affidamento sulle nostre esigenze.. Ma siamo due gatti e quindi..
Ciao lupusinfabula
concordo: maggiore quantità di leggi, a discapito della qualità, vuol dire maggiore corruzione.
concordo: maggiore quantità di leggi, a discapito della qualità, vuol dire maggiore corruzione.
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