Sono ovviamente coinvolte tutte le Regioni, ma il Piemonte eccelle in questa classifica negativa e registra un primato nella riduzione delle risorse che solo nel 2016 ha interrotto questa costante discesa iniziata, come si evince dai grafici qui allegati, nel 2009.
Diamo evidenza a questa analisi, che potrete leggere in forma completa sul sito del quotidiano in questione, per sottolineare che dal 2009 al 2014 l'Amministrazione regionale era retta dallo stesso Partito che dal 2019 ritornato a governare la Regione. Non va dimenticato che in quegli anni, dopo diversi e inutili "piani di rientro" la Regione è stata "commissariata" dal Ministero perché ritenuta amministrativamente "fallita".
Certo, la riduzione indiscriminata delle risorse operata dai vari governi in nome di una riduzione del debito pubblico, che invece è aumentato, ha generato una riduzione del personale e attrezzature che oggi paghiamo pesantemente, ma guardando i grafici appare evidente che il Piemonte è stato malamente gestito.
Questa "pandemia" che stiamo vivendo, dimostra anche quanto sia stato avventato delegare alle Regioni la gestione della Sanità che ha dato la stura ad una anarchia di comportamenti che non reggono alla prova dei fatti, in virtù anche dello squilibrio creatosi fra il pubblico e la gestione privata che oggi mostra tutta la sua inadeguatezza. Se da più parti si dice che nulla sarà più come prima, anche la Sanità non potrà e non dovrà più essere come prima. Si impone una decisa sterzata nella gestione, ed un rafforzamento della struttura a garanzia del diritto costituzionale alla salute. Speriamo che questa dura lezione generi una riflessione seria.