I promotori del Comitato hanno esposto e approfondito le tematiche che si augurano possano divenire motivo di confronto con le comunità civiche locali e le Istituzioni politiche a tutti i livelli, comunali , provinciali e regionali, riconsiderando l'opportunità di rinunciare al progetto di un Ospedale Unico , cosidetto Barcentrico, e riconsiderare il mantenimento dei due Ospedali di Domodossola e Verbania dotati di adeguate strutture di Emergenza.
L'ex Consigliere Comunale Di Gregorio ha introdotto il dibattito sottolineando i motivi politici e sociali e geografici che sconsigliano il progetto di Ospedale Unico.
Il Consigliere comunale e Medico Giorgio Tigano nel suo intervento ha esaminato gli aspetti legislativi , che di fatto possono consentire il mantenimento dei due Ospedali, e quelli organizzativi che non possono prescindere da una visione unitaria di tutta l'assistenza , evitando di scindere i problemi territtoriali da quelli ospedalieri , soprattutto per quanto attiene la gestione delle Emergenze - Urgenze , alla quale devono concorrere attivamente anche Medici del Territorio.
Tale impostazione prescinde dalla Istituzione delle Case della salute che possono avere una importante funzione di prevenzione , ma non possono dare risposte adeguate alla soluzione delle Emergenze e degli accessi mpropri al DEA. A riprova si è sottolineato come , nonostante la apertura di Quattro case della Salute (Cannobio, Verbania, Omegna e Crevoladossola) Gli accessi ai DEA sono aumentati di crca il 3% nel VCO.
I due studenti Celeste Battaglini e Filippo Maria Monsone hanno sottolineato ,con un interessante esame dei progetti di fattibilità dell'Ospedale Unico, le forti criticità geografiche, ambientali e di realizzazione ,oltre ad un esame dei costi in termini di gestione e di risorse umane che non garantiscono migliore operatività e risparmi.
Gaia Zotta si è soffermata sugli aspetti organizzativi di una Sanità che non può presindere da considerazioni etiche e di rispetto dei diritti di Tutti i cittadini, menzionando , a riprova, le province con più ospedali di altre realtà geograficamente montane come il VCO (Belluno, Sondrio , Trento, Bolzano, Lecco e Como). Ha auspicato il coinvolgimento dei medici di base presso i DEA in funzione di filtro per i casi meno gravi.
Vittorio Logaldo ha voluto smantellare l'opinione che si fa filtrare di scarsa efficienza e operativtà dei due ospedali attuali menzionando gli importanti lavori di ammodernamento del San Biagio e del Castelli che stanno esprimendo professionalità ed interventi medici di alto valore.
Infine l'appassionato intervento di Paolo Caruso che sottolineato la necessità che la politica si faccia
interprete di interventi a fini preventivi e di dfesa del territorio presupposti indispensabili per la salute dei cittadini.
Gli incontri del comitato continueranno ad Omegna il 21 Febbraio e a Domodossola il 6 Marzo. Con preghiera di pubblicazione.