Dunque, secondo le regole di buon governo finalizzato al bene comune, ci si aspetta, ma è anche previsto, che un qualsiasi progetto del Governo regionale prima di prendere l'avvio, venga discusso e approvato da una maggioranza qualificata dei rappresentanti dei cittadini, ovvero i Sindaci. Questo criterio, è superfluo dirlo, è uno dei pilastri della democrazia.
Pare che con questa Amministrazione regionale il criterio non sia più valido, soprattutto nei riguardi della sanità ospedaliera e vediamo perché.
Il 26 ottobre 2019, dopo tre mesi di "riflessione" e senza il supporto di nessun documento scritto, si propone verbalmente ai Sindaci un ospedale nuovo in Ossola, ignorando che le delibere dell'Amministrazione precedente sono ancora vincolanti. Con uno sgarbo istituzionale mai visto, viene incaricato verbalmente il Sindaco di Domodossola affinché i Sindaci ossolani decidano loro e solo loro quale sito scegliere per questo nosocomio fantasma.
Come sappiamo il sito viene scelto e il Sindaco di Domodossola, che vuole accelerarne la costruzione e si muove anche su problemi (vedi SNAM) sulla base di che cosa non si sa.
La Conferenza dei Sindaci del VCO, unico organismo istituzionale deputato a esprimere pareri in proposito e volutamente disertata dai Sindaci ossolani, a maggioranza rifiuta questa proposta.
La Regione tace.
Il Sindaco di Domodossola, seppur con qualche contrasto con un importante Consigliere regionale, va avanti, anzi si prepara per scendere a Torino con una sua proposta. Non lo turba nemmeno la necessità di spostare le tubazioni del metanodotto, forse non sa o non vuol dire chi lo fa e chi paga. Intanto una Associazione locale commissiona uno studio perché certifichi se l'area indicata è idonea ad ospitare un ospedale, dimenticando che quel sito non rientra nelle indicazioni della Conferenza dei Sindaci che lo vogliono "baricentrico" nel territorio.
Nei giorni scorsi si è avuto notizia che gli argini del Toce di fronte a Ornavasso sono stati messi in sicurezza e che un'area adiacente e pianeggiante può essere utilizzata senza problemi.
Ricapitolando:
26 giugno 2019 - Il Presidente Cirio si riserva tre mesi di riflessione
26 ottobre 2019 - Dopo tre mesi trascorsi invano ci viene dato verbalmente notizia che un nuovo ospedale sarà costruito in Ossola.
3 febbraio 2020 - Dopo tre mesi persi in queste polemiche, tutto è fermo. Nessuna delibera è stata emessa.
L'ospedale fantasma rimane sempre un fantasma.
Il sospetto che avevamo avanzato in un nostro comunicato all'indomani del 26 ottobre 2019, si sta rivelando una realtà.
I fatti dicono che questa Amministrazione non vuole costruire nessun ospedale e chi si illude che con la privatizzazione del Castelli, ancora tutta da motivare, il San Biagio diventerà l'ospedale di riferimento, dimentica purtroppo che i pazienti non sono obbligati a recarsi in un ospedale specifico, loro sono liberi di scegliere dove andare a farsi curare.