Altri soggetti coinvolti sono SSIF e FART, l'Unione Montana del Lago Maggiore e il Comune di Domodossola. “Siamo orgogliosi di presentare un progetto collettivo, frutto di un lavoro di programmazione e studio lungamente condiviso – confermano il Presidente dell'Unione Montana Valle Vigezzo, Paolo Giovanola e il Direttore dell'Ente Regionale per lo sviluppo del Locarnese e della Valle Maggia, Gabriele Bianchi.
Dimostriamo con i fatti quanto l'unione, di più soggetti e di più paesi, faccia la forza e ci consenta di convogliare preziosi finanziamenti, che ci fanno guardare al futuro turistico delle nostre valli con ottimismo”. Alla conferenza stampa di presentazione del progetto, tenutasi lunedì 23 settembre a Santa Maria Maggiore, era presente anche Enzo Galbiati, rappresentante dell'Autorità di Gestione dei progetti Interreg, che ha snocciolato alcuni dati significativi dei finanziamenti europei, sempre più importanti per le aree di confine.
La Ferrovia Vigezzina-Centovalli sarà spina dorsale di tutto il progetto “PAES.IT.CH”, i cui contenuti sono stati illustrati dall'ing. Sandra Garavaglia, vicesindaco di Santa Maria Maggiore. “I treni bianchi e blu che ogni giorno collegano il Piemonte al Canton Ticino – ha confermato l'ing. Garavaglia – sono senza dubbio strumento di unione dei nostri territori di confine. Ma la realtà dei trasporti – e dunque dei flussi turistici – sta cambiando rapidamente. L’arrivo di Alptransit e l’entrata in funzione del Lötschberg hanno ridotto notevolmente i tempi di attraversamento delle Alpi: noi ci troviamo nel mezzo di questi due assi ad altissima velocità, in un territorio che richiede invece lentezza per essere assaporato e che è attraversato proprio da una linea ferroviaria che nel “viaggio slow” ha saputo trovare la sua forza. Grazie a questo progetto Interreg saremo dunque in grado di intervenire puntalmente su alcune importanti strutture del territorio, per incrementarne il valore e aumentare l'attrattività stessa delle località tra Italia e Svizzera”.
PAES.CH.IT, le cui attività sono iniziate la scorsa primavera e proseguiranno fino all'aprile del 2022, consentirà innanzitutto di valorizzare l'intera linea ferroviaria, con interventi che mireranno a garantire uniformità nello stile e nelle informazioni presenti in tutte le stazioni, tanto in territorio italiano, quanto in quello elvetico, con cartelli e pannelli rinnovati. In più, le due società che gestiscono la tratta, l'italiana SSIF e la ticinese FART, già protagoniste negli ultimi mesi di un ambizioso progetto di marketing che unisce l'intera linea, lavoreranno per la creazione di un marchio che possa identificare con maggiore efficacia la ferrovia, come già succede con il più che affermato “trenino rosso” del Bernina.
Non solo: la ferrovia sarà solo il filo rosso, anzi blu, che unirà molti altri soggetti. In primis gli impianti a fune che costellano la Val Vigezzo e le Centovalli. La Piana di Vigezzo potrà contare su un investimento in grado di puntare ancora di più sulla destagionalizzazione, rinnovando completamente il ristorante situato nei pressi della stazione di arrivo della cabinovia, con l'aggiunta di posti letto per escursionisti e con la creazione di pannelli informativi. Le funivie ticinesi, proprietà di FART, saranno coinvolte in pacchetti “viaggio in treno+risalita”.
Ancora: saranno acquistate moderne e-bike per unire ancor più facilmente i sempre più valorizzati percorsi di mountain-bike alla Piana di Vigezzo con i percorsi ciclabili del fondovalle, verranno sistemate alcune porzioni della rete sentieristica e ciclabile della Val Vigezzo e del Lago Maggiore, valorizzati gli itinerari religiosi tra Vigezzo e Cannobina e creati pacchetti tematici (treno + musei, treno + percorsi religiosi, treno + natura, etc...) per attirare flussi turistici di ogni target, anche in sinergia con la Navigazione Lago Maggiore.
L'obiettivo del progetto è il potenziamento dell'asse di traffico che coinvolge questa porzione tra alto Piemonte e Canton Ticino, grazie a forme di comunicazione e servizi basati su una strategia comune e lungimirante. Mettere in rete le peculiarità ambientali, architettoniche, naturalistiche poste a cavallo della frontiera attraverso differenti sistemi di trasporto, di cui la Ferrovia Vigezzina-Centovalli rappresenterà l’elemento legante.