I ritmi gitani, lo swing classico della canzone italiana e le composizioni più celebri del gigante Django Reinhardt sono il piatto principale di Spaghetti Gipsy, che viene insaporito da brani-manifesto storici Italiani (Carosone, Tagliavini), americani (Duke Hellington, Michael Jackson) e da un inedito di Gregolin dedicato a Reinhardt e alla sua passione per la pesca.
Non mancano virate elettriche, atmosfere da big band swing e anche orchestrazioni cinematografiche “pulp”.
Spaghetti Gipsy è un manifesto contemporaneo di una Italia in bianco e nero, pomposa e ricca ma anche spiritosa e naif, contaminata oggi da nuovi ritmi fusi dal comune denominatore jazz-swing.
I ritmi zigani, francesi e le continue contaminazioni presenti non oscurano la forte italianità della musica ma al contrario ne fanno risaltare i tratti, la grandiosità ed eleganza storica di un’Italia riflessa in semplici canzoni.
Tradizione e un profondo senso di rispetto del passato lasciano libera strada a una visione musicale senza confini di tempo e di genere, la tradizione incontra la modernità in un flusso di contaminazione in un viaggio vitale per la musica che si proietta senza paura nel futuro con una valigia piena di cartoline ricordi e oggetti del passato che non può e non vuole dimenticare.
Nell’Europa dei primi ‘900 lo swing americano incontra le ballroom francesi e il ritmo swing gitano del Quintet Du Hot Jazz, capitanato da Django Reinhardt e Stephane Grappelli. Le contaminazioni con il valzer musette francese, il virtuosismo spagnolo, il fervore tzigano e il gusto per la melodia italiana danno vita ad una musica, il gipsy jazz o jazz manouche, che si evolve da più di un secolo. Cosa succederebbe se Renato Carosone e Michael Jackson si incontrassero in un ristorante italiano a Parigi, negli anni 30?
Formazione: Daniele Gregolin (chitarra e voce), Michele Gattoni (chitarra ritmica), Nadio Marenco (fisarmonica), Cesare Pizzetti (contrabbasso), Stefano Zeni (violino).
Per info: info@unpaeseaseicorde.it . Il programma completo è consultabile su www.unpaeseaseicorde.it.