Le ultime ad essere inaugurate sono state:
Villareggia, Santena, Barbania, Favria, Borgone di Susa, Lanzo, Mezzenile, Castagnole Piemonte, Villafranca Piemonte, San Maurizio Canavese, Gassino (Torino)
Cocconato, Montechiaro e Monale (Asti)
Valmala di Busca, Roata di Centallo e Canale d’Alba ( Cuneo)
Valle Mosso e Canischio (Biella)
Carrosio e Parodi Ligure (Alessandria)
Caltignaga (Novara)
In totale le aree suddivise per provincia:
Torino: 45 Cuneo: 37 Alessandria: 14 Asti: 13 Vercelli:10 Vco: 8 Biella: 7 Novara: 6
In Piemonte il servizio è gestito dalla struttura complessa Elisoccorso della Città della Salute e della Scienza di Torino, diretta dal dottor Roberto Vacca.
Il volo notturno è stato attivato in via sperimentale ad ottobre 2014 per diventare operativo in via definitiva dall’1° gennaio 2015. A dicembre 2014 erano 16 le aree, nel 2015 se ne sono aggiunte 20, nel 2016 28, nel 2017 21, nel 2018 34. Nei primi 5 mesi del 2019 siamo a 21.
L’assessore alla Sanità ribadisce il ringraziamento ai Comuni che hanno messo disposizione i siti e sottolinea come il notevole incremento delle aree sia stata una scelta precisa della Regione per garantire sicurezza, in particolare nelle aree montane e disagiate.
In queste zone, l’utilizzo dell’elisoccorso notturno permette di raggiungere in pochi minuti i Centri specializzati, consentendo di salvare vite umane.
A breve, l’Azienda ospedaliera universitaria “Città della Salute e della Scienza” di Torino, individuata come capofila dalla Regione che è coinvolta nel progetto interregionale “Una salute a Km0”, pubblicherà un bando per la concessione di contributi a sostegno dei Comuni montani che intendono creare elisuperfici notturne a servizio di comunità isolate ed aree disagiate.
Il progetto, predisposto dal Ministero della Salute, prevede un contributo di 15.000 euro per 10 Comuni, scelti sulla base dei criteri definiti dal bando.
I Comuni interessati devono avere meno di 1000 abitanti: nella valutazione delle domande si tiene conto di alcuni criteri come la percentuale di popolazione attiva, le distanze dall’ospedale hub/spoke, dall’ambulanza medicalizzata più vicina e dal sito operativo di elisoccorso notturno più vicino, e la presentazione di lettera di sostegno da parte dei Comuni limitrofi.