La filosofia sui set di Vittorio De Sica

Nel cinema lo spettatore può guardare con i propri occhi gli stati d’animo, i caratteri e le storie degli individui, perché nell’immagine è mostrata la dimensione dell’umano senza necessariamente ricorrere alla parola. L’immagine ha rivoluzionato i tradizionali modi di percezione e anche per questo il cinema ha rappresentato una grande rivoluzione nella nostra storia. Nella prima parte di questo testo si approfondiscono le caratteristiche dell’immagine cinematografica e le sue innumerevoli correlazioni filosofiche, per poi focalizzare l’attenzione su alcuni film di successo di Vittorio De Sica, un’icona della cinematografia italiana ed internazionale, esponente del neorealismo, per suggerire al lettore-spettatore le possibili suggestioni filosofiche che scaturiscono dalla visione di un film.

Federica Caniglia ha collaborato con diverse testate giornalistiche e blog occupandosi principalmente di cultura e di comunicazione sociale. Ha curato e coordinato diversi incontri culturali, tra cui la prima edizione della rassegna “Aperitivo Filosofico” e sul mese della Memoria. Per la rivista on-line Filosofia e Nuovi Sentieri, ha pubblicato due articoli dai titoli: Pubblicità Televisiva: Carosello,"La favola del consumo" (2017) e "Cinema e memoria: "immaginare" la Shoah.