“Non accetteremo nessun dietrofront del MISE davanti alla pressioni delle imprese del mini-idroelettrico. Il Movimento 5* aveva promesso che l’incentivo alle centraline sarebbe stato tolto. Per il VCO significa altre decine di derivazioni pronte ad essere costruite dentro gli ultimi torrenti naturali alpini con acque ancora libere. Questa non è energia verde, ma una mera speculazione finanziaria, pagata dai cittadini con la complicità della burocrazia di Bruxelles”.
Torna il "Far West delle centraline": centinaia di nuovi progetti pronti su tutte le Alpi e gli Appennini. I ministri Di Maio e Costa cedono alle pressioni delle lobbies e della Lega e sono sul punto di reintrodurre l’incentivo all’idroelettrico.
Per il Coordinamento Nazionale Tutela Fiumi si mettono così in pericolo gli ultimi corsi d’acqua naturali in nome di interessi privati e di una produzione energetica trascurabile.
Pare proprio che anche sul fronte della tutela dei corsi d'acqua naturali non ci sarà il cambiamento promesso e che il "Far West" delle centraline - così lo aveva definito il deputato bellunese 5 Stelle Federico D'Incà - non finirà. Apprendiamo dai media nonché dai contatti intercorsi con i competenti uffici ministeriali che i ministri M5Stelle Di Maio e Costa, cedendo alle pressioni delle lobbies e della Lega, stanno per ripristinare proprio quegli incentivi al mini-idroelettrico che loro stessi avevano abolito. Incentivi che hanno causato, negli ultimi dieci anni, la devastazione di moltissimi corsi d'acqua naturali e di interi ecosistemi sulle Alpi e sugli Appennini. Si parla di centinaia di nuovi progetti per fare energia che di "verde" ha ben poco. Saranno centinaia i corsi d'acqua interessati a livello nazionale.
Esultano i produttori, per lo più società private a cui vengono dati soldi pubblici, pagati in bolletta dai cittadini.
Negli stessi giorni, però, le stesse associazioni di produttori idroelettrici chiedono "lo stato di calamità naturale" per gli impianti esistenti, in quanto la siccità ha diminuito le produzioni. Afferma Assoidroelettrica in una lettera indirizzata ai Ministri Di Maio e Costa: «Sono passati quei tempi in cui idroelettrico era sinonimo di guadagni anche significativi. In pochi anni i numeri in gioco si sono letteralmente stravolti».
Il Coordinamento Nazionale Tutela Fiumi - Free Rivers Italia, che riunisce oltre cinquanta tra comitati e associazioni sulle Alpi e gli Appennini, fa notare che il mini-idroelettrico, oltre ad avere un impatto devastante sugli ultimi torrenti ancora liberi, dà pure un contributo trascurabile al fabbisogno energetico nazionale. E riceve oltre un miliardo di Euro di incentivi all'anno. Secondo il Gestore Servizi Energetici (la società che per conto del Ministero dello Sviluppo Economico distribuisce gli incentivi), dal 2014 la produzione di energia idroelettrica è in calo. Nel 2017, in particolare, è diminuita nonostante nel 2016 siano entrati in funzione 538 nuovi impianti. Ciò è dovuto a fattori meteorologici: sono gli effetti del cambiamento climatico e le previsioni future suggeriscono che questa sarà la tendenza.
Ma va evidenziato che, anche in presenza di precipitazioni più abbondanti e costanti, la produzione delle piccole centraline, le uniche per cui c'è ancora spazio, resta trascurabile. E non solo la fonte idroelettrica in Italia è oramai ipersfruttata, ma gli impianti di piccola dimensione risultano anche assai più costosi di altre fonti rinnovabili, come riportato nella Strategia Energetica Nazionale.
Alla luce dei danni ambientali, l'Europa ha aperto una procedura di infrazione per il mancato rispetto della Direttiva Quadro Acque nei processi autorizzativi degli impianti. Questo è stato dimostrato anche da alcune sentenze della Corte di Cassazione a Sezioni Unite: solo per fare due esempi, a dicembre 2018 per due torrenti del Bellunese, il Grisol e il Talagona, il giudice supremo ha dato ragione a chi si opponeva alla costruzione di impianti in questi corsi d'acqua naturali, autorizzati in violazione della normativa.
La realizzazione di nuove opere potrebbe dunque portare a una sanzione europea. Incentivando nuove centraline anche sui torrenti naturali, si rischierebbe quindi di dover far pagare due volte i cittadini, prima per gli incentivi, poi per un'eventuale infrazione comunitaria. Oltre il danno, la beffa.
Vallate alpine e appenniniche integre potrebbero invece rappresentare il fulcro di nuove attività economiche, per lo sviluppo di un turismo lento e sostenibile, legato agli sport di acqua viva, sempre più apprezzati e ricercati. Vanno inoltre considerati i servizi ecosistemici, ovvero i vantaggi che la natura, in quanto tale, fornisce gratuitamente all'uomo e che bisognerebbe quantificare in termini monetari.
Ma oggi, con l'annunciata reintroduzione dell'incentivo all’idroelettrico, la tutela degli ultimi corsi d’acqua integri nel nostro Paese rischia di essere compromessa, con l'aggravante che rispetto alla bozza Calenda del precedente governo, le tariffe in decreto sono state addirittura aumentate.
Comitato Terre San Giovanni su mini idroelettrico
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Comitato Terre San Giovanni riguardante la possibile reintroduzione di incentivi al mini idroelettrico anche nei piccoli torrenti di montagna.
13 commenti Aggiungi il tuo
Stanno pelesemente sopravvalutando le problematiche di quella centralina e le presunte valenze turustiche di quel fiume.
1) Il comunicato si riferisce ad una situazione generale a livello nazionale denunciata da un elevato numero di associazioni che amano e difendono le loro preziose risorse ambientali; 2) la sopravvalutazione è relativa ai punti di vista di chi ama il territorio appunto o di chi lo usa per opportunismi economici; 3) chi privilegia quindi gli aspetti economici non avrà necessariamente una sensibilità ambientale per la
Valorizzazione anziché la mortificazione di realtà naturalistiche comunque pregevoli
Valorizzazione anziché la mortificazione di realtà naturalistiche comunque pregevoli
Le problematiche sarebbero facilmente risolvibili se si adottasse una legge regionale come quella Trentina o Altoatesina. Se ne vedrebbero subito risultati…..ma ….ahimè siamo in Piemonte.
"Non c’è più tempo da perdere.”, parole di António Guterres, Segretario Generale dell’ONU. E noi stiamo qui a discutere se incentivare o no le centraline idroelettriche? . Per favore non distruggiamo ulteriormente il nostro ambiente mettendo la testa sotto la sabbia. Grazie
Ciao Vincenzo Colombo
Non torniamo nemmeno al medioevo.
Serve una legge fatta bene che consenta di punire severamente chi non fa ciò che è previsto sia per la sopravvivenza del corso d'acqua che durante la costruzione e manutenzione della struttura.
È semplice....non bisogna inventare niente.
E poi....niente più sovvenzioni.....e la proprietà deve essere al 51% del comune che la ospita sul proprio territorio.
Non torniamo nemmeno al medioevo.
Serve una legge fatta bene che consenta di punire severamente chi non fa ciò che è previsto sia per la sopravvivenza del corso d'acqua che durante la costruzione e manutenzione della struttura.
È semplice....non bisogna inventare niente.
E poi....niente più sovvenzioni.....e la proprietà deve essere al 51% del comune che la ospita sul proprio territorio.
In realtà siamo davanti a un modo pulito e poco impattante di produrre energia.
Non si consumano idrocarburi e non si cosruisce una grossa che sconvolge un ecosistema.
SI tratta di un torrente cge fino a questa momento non ha avuto alcuna valenza turistica e dubito che ne avrà in futuro.
Non si consumano idrocarburi e non si cosruisce una grossa che sconvolge un ecosistema.
SI tratta di un torrente cge fino a questa momento non ha avuto alcuna valenza turistica e dubito che ne avrà in futuro.
Da ex pescatore (.... e la pesca nei torrenti è sempre stata la mia preferita) sono contrario ad un' eccessiva proliferazione delle derivazioni d'acqua, pur riconoscendo che trattasi di un modo "pulito" di produrrre energia; quindi, non un "no assoluto" ma una particolare attenzione alle portate d'acqua dei rii e torrento interessati.
Una condotta in galleria lunga 1,5 km: poco impattante dal punto di vista idrogeologico? Sempre questione di punti di vista! Un luogo incontaminato, indipendentemente dalla valenza turistica, deve per forza essere rovinato per i nostri appetiti? Sempre questione di punti di vista! E decine e decine di progetti in tutta la provincia alla caccia di ogni rigagnolo rimasto hanno senso? La provincia del Vco contribuisce già alla grande alla produzione di energia pulita e quindi fa già abbondantemente la sua parte per l’ecosistema!
ma avete visto il film Wall E. vogliamo davvero finire cosi? Era fantascenza di 10 anni fa, ma ogni anno che passa sembra piu realistico. Vedete voi.
Pensionato? Non ancora, solo dal 1° agosto prossimo. Pensionato baby? Se a quasi 66 anni sono ancora baby....
Pensionato d'oro? D'oro? Dopo aver versato 41 anni di contributi l'oro me lo sono ampiamente guadagnato! E per la pesca purtroppo le condizioni delle mie gambe non mi permettono più la pesca in valle......E ribadisco: massima attenzione ai prelievi di acqua nei nostri rii e torrenti: tra il punto di prelievo e quello di reimmmissione si creano sempre lunghi tratti in cui la portatta d'acqua è ai minimi termini con tutte le conseguenze del caso, cosa che dovrebbe allarmare proprio e soprattutto i pescatori di trote in valle.
Pensionato d'oro? D'oro? Dopo aver versato 41 anni di contributi l'oro me lo sono ampiamente guadagnato! E per la pesca purtroppo le condizioni delle mie gambe non mi permettono più la pesca in valle......E ribadisco: massima attenzione ai prelievi di acqua nei nostri rii e torrenti: tra il punto di prelievo e quello di reimmmissione si creano sempre lunghi tratti in cui la portatta d'acqua è ai minimi termini con tutte le conseguenze del caso, cosa che dovrebbe allarmare proprio e soprattutto i pescatori di trote in valle.
Ciao lupusinfabula
ammesso che sia oro.... Forse una volta, ora con l'euro semmai argento. Per il resto, ti auguro di riprendere e concludere gli studi universitari.
grazie per l'augurio ma a riprendere gli studi proprio non ci penso; per il resto concordo che ciò che con la lira era oro, ora è argento: proprio per questo è meglio prendere ciò che è ancora argento prima che si trasformi in ferro o qualche altro metallo ancor meno nobile. Un consiglio a chi ha i requisiti per quota 100: prendete questo treno fin che siete in tempo, perchè se cambia l'aria è facile che chi verrà dopo revochi questa possibilità e, con la scusa che l'età media è in aumento, vi farà lavorarare fino a 70 ed oltre anni! Come cie un vecchio proverbio:-Pochi, maledetti e subito-.
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