Un momento davvero significativo e pregno di valori comunicati che ha confermato peraltro la grande amicizia tra il club del presidente Carlo Zanoli e quello di Monica Morando, sodalizi che, non va dimenticato, sono frutto dello stesso seme gettato negli anni dall'opera in particolare dei pionieri del volley locale come il Prof. Lorenzo De Felici e di Adolfo Bonfantini.
Daniele Cassioli ha incontrato i giovani
Nel tardo pomeriggio di venerdì, presso la palestra delle Scuole Medie Ranzoni di Verbania, organizzato da Pallavolo Altiora in collaborazione con Vega Occhiali Rosaltiora, si è tenuto un incontro con il campione paralimpico di sci nautico Daniele Cassioli.
Il campione paralimpico dello sci nautico Daniele Cassioli, ritenuto il più grande campione di sci nautico tra i 'diversamente abili' ha parlato di motivazione ad atleti, dirigenti, tecnici ed amici dei due sodalizi pallavolistici verbanesi invitandoli in particolare a credere in se stessi e nelle proprie forze, mettendosi in discussione senza cercare alibi.
Un momento davvero significativo e pregno di valori comunicati che ha confermato peraltro la grande amicizia tra il club del presidente Carlo Zanoli e quello di Monica Morando, sodalizi che, non va dimenticato, sono frutto dello stesso seme gettato negli anni dall'opera in particolare dei pionieri del volley locale come il Prof. Lorenzo De Felici e di Adolfo Bonfantini.
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Un momento davvero significativo e pregno di valori comunicati che ha confermato peraltro la grande amicizia tra il club del presidente Carlo Zanoli e quello di Monica Morando, sodalizi che, non va dimenticato, sono frutto dello stesso seme gettato negli anni dall'opera in particolare dei pionieri del volley locale come il Prof. Lorenzo De Felici e di Adolfo Bonfantini.
1 commento Aggiungi il tuo
1Un bellissimo incontro
annes
1 Aprile 2019 - 14:49
Un'ora, o poco più, che ha dato tanto sia in termini sportivi che mentali.
Incontrare un personaggio come Daniele, non vedente, ti "apre gli occhi". Gioco di parole che Lui stesso
ha citato e che fa capire quanto siano importanti questi "contatti" per i nostri atleti che per i nostri genitori/allenatori/dirigenti.
Nonostante un buon numero di persone, avrei gradito maggiore presenza.
Consiglio il libro.
Alegar
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