“Non è la prima volta che varcavo la soglia della casa circondariale, già visitata in passato. Quello di stamane è stato un incontro senz'altro positivo, durante il quale ho preso visione dei problemi, ma soprattutto di una realtà che funziona. Stiamo parlando di un carcere modello in Piemonte e non soltanto. Ringrazio per la loro disponibilità la direttrice Antonella Giordano, il comandante di reparto, commissario capo Domenico La Gala e il funzionario pedagodico Roberto Maoret, figura quest'ultima che mancava in organico e che è stata mandata a Verbania a seguito della mia interrogazione.
Entrare in contatto diretto con la realtà carceraria è stato utile per comprendere più a fondo le difficoltà di chi ogni giorno opera a fianco dei detenuti. C'è da lavorare, ma soprattutto da sottolineare che la situazione è nel complesso buona. Non ci sono problemi di sovraffollamento. I detenuti -pochi sono gli stranieri presenti- non lamentano carenze particolari come accade altrove".