Inutili e costose adesioni ad associazioni varie baluardi della legalità, come Libera e Avviso Pubblico, tanto per dire “noi siamo per la trasparenza e legalità”, ma poi nei fatti si opera in maniera del tutto contraria ai buoni propositi. Fin dalla mia nomina a consigliere comunale, ho cercato di segnalare e risolvere con l’Amministrazione incompatibilità di incarichi assegnati dal Sindaco, appalti frazionati per evitare le gare o la mancata rotazione dei dirigenti e delle imprese.
Ho sempre ricevuto chiusura, mancanza di collaborazione, negazione del problema. GIà nel 2015 avevamo segnalato al Sindaco che il dirigente nominato come responsabile della trasparenza e prevenzione corruzione fosse incompatibili, trovandosi nella posizione di “ controllore e controllato”, ma in Consiglio comunale Marchionini aveva difeso la sua scelta. Successivamente con l’arrivo del terzo Segretario Generale Giuseppe Testa il Sindaco Marchionini ha continuato a mantenere questa incompatibilità, infatti pur nominando il Segretario Generale come responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza come è giusto che sia, ha pensato bene di renderlo immediatamente incompatibile conferendogli anche incarichi dirigenziali come la gestione della centrale di committenza e contratti oltre ad eventuali progetti di project financing, fino al termine del mandato del Sindaco. Mi sono rivolta subito dopo la nomina ( Decreto Sindacale 28/12/2016) al Segretario, sottolineando la mia perplessità sul fatto che accettasse deleghe dirigenziali che non gli avrebbero consentito di svolgere il ruolo di RPCT in condizioni di autonomia e indipendenza. La mia richiesta non ha avuto alcun riscontro e per tutelare l’ente mi sono rivolta all’Anac con esposto del 3 luglio 2017.
Anac dopo aver analizzato gli atti ha scritto al Sindaco e al Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della trasparenza ( Prot. 23/11/2018 _ fascicolo UVIMAC /4011/2018 ) sottolineando come” l a concentrazione di incarichi dirigenziali in capo al RPCT, conduce a ritenere sussistente l’esistenza di forti criticità nello svolgimento delle funzioni di RPCT da parte di un soggetto che, nell’esercizio delle diverse attribuzioni si trovi nella veste di controllore e controllato .” e aggiunge. “ la commistione di funzioni non solo può compromettere l’imparzialità del RPCT che già partecipa al sistema dei controlli interni, ma confligge con le prerogative allo stesso riconosciute in particolare di interlocuzione e controllo nei confronti di tutta la struttura, che devono essere svolte in condizioni di autonomia e indipendenza .”
Anac conclude chiedendo “di risolvere la situazione di conflitto di interesse” e di comunicare le decisioni assunte. A quanto pare il Sindaco non ha recepito le raccomandazioni dal momento che toglie l’incarico di Responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza al Segretario lasciandogli gli incarichi dirigenziali, incarichi che dovrebbe esercitare solo in casi eccezionali e per periodi limitati. Lo scomodo incarico di controllore è passato al DIrigente Cristina che si occupa comunque di appalti, si pensi a quello delle mense scolastiche di svariati milioni di euro.
Nonostante la soddisfazione per l’intervento di Cantone, resta comunque l’amaro in bocca poiché in questi cinque anni, le numerose segnalazioni fatte al responsabile per la prevenzione della corruzione per anomalie negli appalti e nelle gare non hanno portato ad alcun risultato , ma del resto, come dice l’Anac vi erano criticità e conflitto d’interesse da parte del delegato.
Il Consigliere comunale
Stefania Minore