Meno schizofrenico, violento, nevrastenico, ottuso. Un altro calcio è possibile. Solo partendo dai bambini. Da un nuovo modo di insegnare loro questo gioco (a proposito, ci ricordiamo che è un gioco?). Un modo che preveda anzitutto un’educazione civica e sportiva di base.
Se insegniamo ai bambini in primis i valori della vita e dello sport ci saremo già portati molto avanti, per avere un calcio migliore in futuro. Perchè questi bambini magari diventeranno poi – difficile – giocatori veri ma sicuramente UOMINI, genitori di altri bambini che giocheranno a calcio, quasi sicuramente tifosi. Saranno, insomma, parte essenziale di questo mondo.
Siamo sicuri che i bambini sono capaci di apprendere queste nozioni. E siamo altrettanto convinti che questi doni saprebbero inoltrarli anche ai loro genitori, quelli che magari sbraitano, insultano, si scannano per un gol di un bambino dopo un “presunto fallo”.
Proprio dai piccoli potrebbe partire l’esempio.
Loro, i bambini, che educano i grandi. Non sarebbe fantastico?"