Già alla partenza delle ore 07.00 le nuvole della val Sessera nelle prealpi biellesi scaricavano acqua a rotta di collo quindi il tracciato di questo campionato nazionale si è trasformato in un vero percorso ad ostacoli con dei guadi da far paura veramente.
Questa pioggia a catinelle poi ha riversato sul percorso una quantità di foglie impressionante quindi i corridori dovevano usare la loro acutezza della vista per seguire le segnalazioni a terra. Nella sfida maschile Il Valetudo-Serim by Racer Cristian Minoggio ha dovuto lottare fino all’ultima goccia di energia per avere la meglio sul forte valdostano team Salomon Davide Cheraz, i due si sono alternati al comando incessantemente e solo nel finale Minoggio con la sua esperienza è riuscito ad interpretare il percorso nel modo migliore e nonostante le difficoltà causate dalla super perturbazione è riuscito a stabilire il nuovo record del tracciato in 3h46’59”, il record precedente era stato stabilito lo scorso anno ancora dal campione Cristian in 3h57’36”; il superlativo trionfo al Casto di Minoggio gli ha consentito di portare nella sua bacheca di Cannobio il terzo titolo nazionale del 2018, i titoli precedenti sono stati quello di skymarathon al sentiero 4 luglio e la combinata vertical e skymarathon all’international Veia.
L’argentato Cheraz ha concluso la sua fatica con il tempo di 3h51’54” e il bronzo è finito sulle spalle di Gabriele Abate 4h17’03”. Hanno pure dato spettacolo i due bargamaschi in forza a Valetudo-Serim by Racer con il quarto posto conquistato da Belinghieri Clemente da Colere e il settimo posto di Rota Luca Valbrembilla. Alla caccia del titolo nazionale CSEN outdoor in rosa si sono sfidate molte top running la più veloce a vestire la canotta di campionessa è stata Chiara Giovando team ATL. Monterosa Fogu Arnad in 5h11’21” seconda la Valetudo-Serim by Racer Maria Eugenia Rossi tempo 5h29’14” bergamasca residente a Pedrengo bronzo per Brambilla Martina VAM Race 5h31’28” per il Valetudo-Serim 12^ Plavan Marina. Per il trail 21k successi di Elisabetta Negra e Borgialli Riccardo.