La privilegiata posizione della Regione Piemonte nel quadro europeo dei cammini storico-devozionali e la presenza di un numero eccezionalmente elevato di siti dichiarati dall'Unesco "Patrimoni dell'Umanità" - tra i quali gli stessi Sacri Monti - sono gli elementi alla base del Devoto Cammino.
L'area di studio comprende la Regione Piemonte, la Regione Lombardia (province di Varese e di Como) e il Canton Ticino (CH). I tre macro ambiti piemontesi sono: la Città Metropolitana di Torino; l'Alto Piemonte (province di Biella, Vercelli, Novara e Verbania); le Colline del Po e del Monferrato.
I Siti Unesco coinvolti: Sacri Monti (2003): Domodossola, Ghiffa, Orta, Varallo, Oropa, Belmonte, Crea, Varese, Ossuccio; i Siti palafitticoli preistorici (2011) di Arona Mercurago e di Viverone; le Residenze Sabaude (1997), il Paesaggio vitivinicolo del Piemonte Langhe-Roero e Monferrato (2014) e Ivrea (2018).
Il paesaggio: i laghi Maggiore, Orta e Viverone; la Serra e l'Anfiteatro Morenico, il sistema dei parchi torinesi e della collina; il Monferrato del vino, della pietra di cantone, degli infernot; l'archeologia industriale biellese; le grandi cascine del riso vercellese.
I Parchi e le Riserve: Corona Verde torinese, Parco La Mandria, Venaria Reale, Parco della Collina del Po, Bosco della Partecipanza di Trino Vercellese, Oasi Zegna, Parco Burcina, Parco della Bessa.
Sviluppo del Devoto Cammino dei Sacri Monti
I Cammini piemontesi già direttamente compresi nel Devoto Cammino: - Il Cammino di San Carlo, da Arona a Viverone; coinvolte 10 tappe da Orta a Ivrea, per 164,2 km; - la Superga-Crea (o Cammino delle Colline del Po), coinvolte 4 tappe da Superga a Crea, per 64 km. - Il Cammino Eusebiano, da Oropa a Crea; coinvolte 2 tappe da Vercelli a Crea, per 52 km; - la Via Francisca Novarese, dal Sempione a Novara; con 7 tappe da Domodossola a Novara, per 121,7 km; I tratti "nuovi" di Devoto Cammino: da Ivrea a Belmonte e da Belmonte a Torino/Superga, per 116 km; da Vercelli a Novara, per 32,7 km; da Ornavasso a Locarno, passando per Ghiffa, per 67,3 km; da Verbania a Varese e Ossuccio, per 87,5 km. per un totale di 705,4 km, percorribili in 32 tappe.
La devozione: - I Sacri Monti piemontesi e lombardi; i tanti santuari e complessi devozionali minori; - le Abbazie e Monasteri: Superga, Fruttuaria di S. Benigno Canavese, Vezzolano, S. Andrea di Vercelli, - i Conventi: San Giulio a Orta (NO), Monte Mesma di Ameno (NO), Monastero di Bose a Magnano (BI).
Un grande sistema transalpino a mobilità slow Con il Devoto Cammino tra i Sacri Monti piemontesi e gli altri complessi devozionali lombardi e ticinesi emerge un sistema di percorsi a "mobilità dolce" che vanno a coinvolgere i più importanti valichi delle alpi Occidentali, creando una rete di elevatissimo valore ambientale, culturale e turistico.
Da Torino si diparte il sistema di collegamenti verso Ovest, con l'arrivo della Via Francigena dal Moncenisio e di andare attraverso il Monginevro verso uno dei rami francesi del Cammino di Santiago (a Orange). La Via Francigena si può sdoppiare a Martigny (Vallese-CH) per offrire un'alternativa di passaggio delle Alpi fruibile tutto l'anno attraverso il Passo del Sempione, la Via Francisca Novarese, ritrovando la Via Francigena a Mortara.
Dal Sacro Monte di Ghiffa, passando per la Madonna del Sasso di Locarno (CH) si prosegue oltre le Alpi con la storica Via Gottardo, raggiungendo l'Abbazia di Einsiedeln, punto tappa della Via Jacobi, ovvero il Cammino di Santiago svizzero-tedesco. Il collegamento da Verbania a Varese e Ossuccio permette di incrociare la Via Francigena Renana a Como e di proseguire con la Via Regina e con Via Spluga oltre l'omonimo passo.