Nella motivazione del riconoscimento si legge che «Il Parco Nazionale Val Grande […] tutela e conserva una Wilderness alpina ormai priva di immediati influssi umani. Il suo intento è di permettere ai visitatori di confrontarsi con un ambiente selvaggio e di vivere esperienze incomparabili in mezzo alla natura. Grazie alle sue risorse, offre un turismo naturalistico unico nel suo genere».
Nel corso delle 13 premiazioni tenutesi a San Moritz e Pontresina dal 1994 al 2018, il riconoscimento è stato assegnato a un totale di 57 persone e istituzioni. Tra queste, eminenti scalatori e alpinisti, geografi e geologi, scrittori ed editori di letteratura alpina, fotografi, specialisti in medicina di montagna o persone e organizzazioni dedite alla tutela dell'ambiente. Il loro operato ha contribuito a salvaguardare la dignità e la bellezza delle montagne, patrimonio universale, e a renderle più sicure per le piante e gli animali che vi vivono, per gli uomini che vi abitano e lavorano e per gli alpinisti che vi trascorrono il tempo libero.
Alla cerimonia di Pontresina era presente il presidente del Parco Massimo Bocci: «Un premio che io ho ritirato – ha dichiarato il presidente – ma che è delle donne e degli uomini che ogni giorno lavorano al Parco e in Val Grande; di tutti coloro che con racconti e libri hanno diffuso e diffondono la magia della Val Grande e della wilderness; delle comunità e degli amministratori del Parco che ogni giorno, spesso in condizioni difficili, presidiano e mantengono vivo il territorio».