La partecipazione culturale è, senza dubbio, un’occasione per migliorare la qualità della vita e del benessere in generale. Anche una mostra temporanea quanto più riesce ad essere inclusiva, tanto meglio realizza questa condizione auspicabile e può rivelarsi ambito fertile di sviluppo e coesione sociale.
Per tali ragioni “Memorie dal passato. L’abitato e la necropoli di Pedemonte a Gravellona Toce”, mostra nata dalla collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli e la Città di Gravellona Toce e attualmente aperta al pubblico nei locali di quella che, fino al
1979, fu la sede dell’Antiquarium cittadino (corso Milano 63), si arricchisce di uno strumento nuovo e, al tempo stesso, semplice e facilmente fruibile dai visitatori.
Si tratta della video guida “Memorie dal Passato”, recentemente realizzata negli studi di TeleVCO Azzurra TV, grazie al supporto dell’Associazione Culturale e Archeologica F. Pattaroni e con la collaborazione di Pietro Celo, interprete LIS dei testi scritti dall’archeologa Melania Semeraro, che ha partecipato a tutte le attività di progettazione e realizzazione di “Memorie dal Passato” in collaborazione con la Soprintendenza.
La video guida, il cui progetto ha avuto il patrocino dell’Ente Nazionale Sordi, Sezione Provinciale di Verbania, propone al visitatore un accurato, seppur sintetico, racconto dei principali contenuti delle cinque vetrine, preceduto da una breve introduzione al contesto progettuale e storico della mostra, nuovamente comunicata al pubblico nella
sua duplice funzione di divulgazione scientifica e di strumento di coesione sociale (“Memorie dal Passato non intende unicamente “restituire” alla comunità gravellonese attraverso una mostra temporanea una selezione del consistente nucleo di oggetti, alcuni dei quali di grande importanza, rinvenuti nel secolo scorso, ma usarli con un intento didattico-divulgativo per ricreare e comunicare grazie ai progressi della ricerca archeologica e scientifica il contesto da cui essi provengono.
Una delle principali finalità dell’archeologia, infatti, è la restituzione ai cittadini della storia e delle storie di chi ci ha preceduto, esponendo non begli oggetti, ma reperti che ci raccontano il nostro passato. La riscoperta e la valorizzazione del patrimonio archeologico e, più in generale, culturale serve, infatti, a riallacciare il legame tra la comunità e il suo territorio, aiutando a generare e mantenere una identità collettiva e condivisa”, Melania Semeraro, introduzione video guida “Memorie dal Passato”, 2018).
I visitatori non udenti potranno fruire della video guida direttamente in mostra grazie ad un tablet che permetterà di muoversi tra le vetrine seguendo il percorso espositivo. In caso di gruppi, la visione sarà possibile anche attraverso un video a parete. Venerdì 6 luglio, in occasione della presentazione al pubblico della video guida, Francesca Garanzini (Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli), responsabile della direzione e del coordinamento scientifico della mostra, presenterà al pubblico una conferenza dal titolo:
“L’abitato e la necropoli di Pedemonte, vecchi dati e novità”, interpretata nella lingua dei segni italiana LIS da Pietro Celo (venerdì 6 luglio, ore 16.30, biblioteca civica, corso Roma 15, Gravellona Toce).
La conferenza sarà seguita da una visita guidata della mostra presso la sede dell’Antiquarium (corso Milano 63).
Entrambi gli appuntamenti sono aperti a tutti.
Un ulteriore strumento di promozione della mostra e, più in generale, di divulgazione dei suoi contenuti e valorizzazione del patrimonio culturale cittadino è rappresentato dalla realizzazione del sito www.antiquariumgravellonatoce.it, le cui pagine intendono offrire tutte le informazioni disponibili sulla esposizione, sia di carattere tecnico e progettuale, sia
di carattere scientifico e divulgativo (Memorie dal Passato_Il Progetto_La Mostra). Tali sintetiche informazioni evidenziano le novità che i recenti studi sui reperti gravellonesi hanno restituito alla collettività, oltre che alla comunità scientifica di settore (La mostra_Le novità scientifiche principali).
Il sito web ha una sezione appositamente dedicata alla scuola, con materiali didattici utili non solo ad approfondire i contenuti della mostra ma anche a prepararne la visita. Sono disponibili in formato digitale i dépliant relativi alla mostra, nella loro versione in lingua inglese, francese, tedesca e olandese.
La stesura di queste pagine, che anche virtualmente portano il nome del luogo destinato ad essere il riferimento culturale ed espositivo della storia gravellonese, ha costituito l'occasione per fornire una sintesi anche delle altre informazioni di storia, arte e cultura gravellonese (Sezione Antiquarium e Sezione I Luoghi dell’Arte e della Storia), senza la pretesa di presentare, in queste parti del sito, novità scientifiche, ma nella ragionevole speranza che la loro scoperta inviti il lettore, grazie alla bibliografia e sitografia di riferimento, a conoscere, la storia cittadina e a visitare sia la mostra, sia gli altri luoghi, più o meno noti, dove questa storia fu scritta.
La video guida “Memorie dal Passato” e il sito www.antiquariumgravellonatoce.it sono stati realizzati grazie al sostegno economico della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Regione Piemonte.
Un particolare ringraziamento è dovuto all’Associazione Culturale e Archeologica F. Pattaroni, che ha partecipato attivamente alla realizzazione della video guida e del sito www.antiquariumgravellonatoce.it e che dallo scorso dicembre costantemente accoglie i visitatori della mostra “Memorie dal Passato. L’abitato e la necropoli di Pedemonte a Gravellona Toce” nei giorni di mercoledì e sabato (15 -18) e, su prenotazione, anche al di fuori degli orari di apertura (prenotazioni telefoniche: 848386 int.7 o, da oggi, tramite il sito web http://www.antiquariumgravellonatoce.it/it/prenotazioni).
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Francesca Garanzini
Laureata e specializzata in Archeologia tardo antica e altomedievale, è attualmente funzionario archeologo
presso la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-
Cusio-Ossola e Vercelli, dove ricopre il ruolo di responsabile dell’area funzionale Patrimonio Archeologico. È
autrice di diverse pubblicazioni, dedicate principalmente all’archeologia medievale e postmedievale del
Piemonte nordorientale, e partecipa con cadenza regolare a convegni di settore nazionali ed internazionali.
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Melania Semeraro
Dopo la laurea in Archeologia Romana ha conseguito nel 2011 il diploma di Specializzazione in Archeologia
Classica presso l’Università degli Studi di Torino. Come archeologa libera-professionista lavora in diverse
regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna), è
attualmente Direttore Tecnico per una società attiva nel campo della ricerca archeologica e del recupero del
patrimonio storico-artistico ed è conservatore archeologo della Mostra Archeologica Chieri.
Il suo principale settore di ricerca è l’analisi della cultura materiale di età romana, che le ha consentito di
collaborare con le Soprintendenze Archeologia Belle Arti e Paesaggio piemontesi nonché di partecipare ad
allestimenti e riorganizzazioni museali nel territorio piemontese come la mostra Memorie dal passato.
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Pietro Celo
Pietro Celo si laurea in Lettere Moderne nel 1993 alla Statale di Milano con una tesi in Pedagogia
sperimentale dal titolo: Aspetti pragmatici dell’interrogativa nella Lingua dei Segni Italiana. Nel
1999 è stato docente del corso triennale per insegnanti di sostegno presso la Pontificia Università
Cattolica dell’Ecuador ad Esmeraldas. Dal 2002 al 2012 è professore a contratto di Lingua dei
Segni, di Storia e cultura dei Sordi e Didattica Integrativa presso il Dipartimento di Scienze del
Linguaggio dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e dal 2005 presso l’Università Bicocca di Milano.
Dal 1994 è consulente del Progetto Bilingue “Italiano–Lingua dei Segni Italiana” della Direzione
Didattica di Cossato (Biella) dove si occupa del coordinamento del gruppo interpreti. Insegnante di
lettere alla Scuola Statale Secondaria di Primo Grado “Ranzoni” dell’Istituto comprensivo di
Pallanza a Verbania, è progettista e formatore in corsi per interpreti di Lingua dei Segni tra i quali
quello organizzato dalla Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI) e quello
dell’Associazione OPPI di Milano. Nel 2001 ha pubblicato per l’Editore Kappa di Roma Il maestro
de i segni, parodia sull’educazione dei sordi nell’Ottocento e, nel 2009, per l’editore Cafoscarina di
Venezia I segni del ’900, raccolta di poesie italiane tradotte in Lingua dei Segni dagli studenti del
corso avanzato di interpretazione dell’Università. Nel 2009 con Valeria Buonomo ha dato alle
stampe L’interprete di Lingua dei Segni Italiana, Hoepli, Milano. Attualmente è dottorando in
Scienze della Formazione e della Comunicazione presso l’Università Bicocca di Milano.
Recentemente si è occupato di lettura e scrittura dei bambini sordi segnanti e ha pubblicato con
Nicole Vian la trilogia Guanti Rossi per Ancora Editore (Milano 2014), il volumetto Lo zoo di Andrea
e la versione francese per il Burkina Faso di Gants Rouges.
Dal 2018 è direttore del centro oto-logopedico di Locarno.