Videopresentazione di ANTIQVARIVM VII rivista di storia locale
A cura del dott. Carlo Manni Presidente del GASMA
con un intervento degli arch. Angelo Marzi e Giorgio Ingaramo sulle case coi tetti di paglia
e della dott.ssa Francesca Falciola su “L’uomo e l’artista che fu Peppino Sacchi”
(sul numero VI di ANTIQVARIVM)
Il volume VII della collana di Antiquarium Medionovarese, la rivista a periodicità biennale del Gasma, che presenta studi inediti di archeologia, storia, mineralogia e arte locale, è ormai diffuso
dallo scorso dicembre nel territorio e già si può trovare nelle principali librerie ed edicole. Continua comunque la sua pubblicizzazione presso le principali biblioteche comunali.
Proprio in quest’ottica esso sarà presentato con video proiezione a cura del presidente del Gasma Carlo Manni anche a Gozzano.
Interverranno anche: l’architetto cusiano Angelo Marzi ad illustrare il suo articolo Tetti di paglia in Valsesia Cusio e Verbano; la dottoressa Francesca Falciola per ricordare il suo articolo su
Antiquarium VI (2015) “Tra le mani tengo dei fiori e un pezzo di sole”. L’uomo e l’artista che fu Peppino Sacchi di Gozzano.
Il testo di Antiquarium VII consta di 328 pagine di cui oltre metà dedicate al Lago Maggiore ed inserite in uno ‘Speciale Verbano’, come in passato è stato fatto per le regioni sesiana, borgomanerese,
cusiana, ticinese e del Vergante. Gli articoli sono frutto del lavoro di valenti storici locali.
Proprio di questo ‘Speciale’ vale la pena di citare i contributi più significativi. Si parte dall’evoluzione del popolamento antico della riviera bassoverbanese documentato in un articolo di Carlo
Manni (un itinerario dal Neolitico all’età romana, che elenca un fitto tessuto di circa 150 siti archeologici). Poi aspetti antropologici ricchi di memorie e di folclore sono descritti con grande dovizia
di immagini da Angelo Marzi: Tetti di paglia, abbondanti anche nel Cusio e nel Verbano e non solo in Valsesia; da Vittorio Grassi: Fuochi e incendi nel Vergante, ovvia conseguenza delle
coperture di paglia; da: Guido Scattolini, Un’antica coltivazione sul Lago Maggiore. L’olivo, che abbraccia compiutamente anche la sponda lombarda del lago dall’antichità ad oggi; da Elena Poletti,
La raggiera di spilloni sul Lago Maggiore come in Brianza, quella acconciatura con spilloni d’argento che ricordiamo nella Lucia dei ‘Promessi Sposi’. L’autrice documenta attraverso fotografie
di queste parures che la moda brianzola e milanese era ben diffusa anche sul Verbano e nelle terre del Cusio. Silvano Ragozza, Note sulle parlate del Vergante, ricorda i vernacoli che
accomunano le nostre genti; Paola Borsa presenta Il Lago nella pittura di Penagini, Comolli e Usellini, con una ricca messe di immagini filtrate dai sentimenti degli artisti. Il restante territorio
medionovarese offre studi sugli affreschi di tre antichi oratori: S Cristoforo di Oleggio, S. Maria di Linduno, S Maria ad Nives di Briona, analisi storiche su Gattico, Castelletto Ticino e Paruzzaro
e segnalazioni su una rara moneta medievale di Novara e sulla scoperta al vicino Monte Falò di Armeno di una specie mineralogica nuova a livello mondiale ad opera di Claudio Albertini. Anche
questa è una peculiarità che il Vergante e il Cusio condividono nella loro regione collinare di confine. Un importante accenno al Cusio si trova anche nell’articolo di Dell’Omo-Monferrini relativo
allo scultore Tiberino dove si citano relazioni commerciali e parentali con Arona di numerose famiglie: Martelli, Guidetti, Gemelli, Obicini, Sillani, Agazzini, Soldini, ecc.
Invece tra gli articoli più prossimi al borgomanerese, spicca una trattazione di Battista Beccaria dal titolo Per uno studio sull’evoluzione dell’attuale Borgomanerese tra Alto e Basso Medioevo.
Antiquarium
Presentazione a Gozzano Sabato 24 Marzo ore16.00 Sala Degli Stemmi Palazzo Ferrari-Ardicini- Sede Municipale.
Fonte di questo post