“A ieri (20 marzo, ndr) nel Novarese e nel VCO – spiega il presidente di ATC Piemonte Nord, Giuseppe Genoni - sono state presentate solamente 60 domande, una trentina su Vercelli e su Biella. Lo scorso anno erano state in totale oltre 500, grazie ad una forte campagna di informazione, mentre negli anni precedenti il dato si attestava intorno a 400 richieste. E’ importante – prosegue Genoni - che tutti coloro che hanno i requisiti si attivino al più presto, evitando di fare domanda all’ultimo momento”.
Per accedere al contributo gli assegnatari devono essere in possesso di un ISEE standard rilasciato nell’anno 2018 non superiore a 6.241,67 euro e devono aver effettuato entro il 30 marzo 2018 pagamenti delle bollette relative al 2017 pari almeno al 14% del proprio reddito 2016 e comunque per una cifra non inferiore a 480 euro (anche in caso di reddito zero).
In alcune città il mondo del volontariato e talvolta gli stessi Comuni si mobilitano per sostenere le persone più in difficoltà nel pagamento della quota minima. Nel territorio di competenza di ATC Piemonte nord il sostegno al pagamento da parte del volontariato è particolarmente presente a Vercelli, quasi assente nelle altre zone di competenza.
La modulistica è in distribuzione presso gli uffici ATC Piemonte Nord ed è inoltre scaricabile dal sito www.atcpiemontenord.it. Gli sportelli ATC così come quelli dei Servizi sociali dei Comuni sono a disposizione per un supporto nella compilazione delle domande.
“Un chiarimento importante riguarda chi ha morosità colpevoli precedenti al 2017, ma nel 2017 è rientrato nei requisiti di incolpevolezza: in questo caso – spiegano da ATC - la domanda per il Fondo sociale può essere presentata ugualmente, anzi presentarla è un’ottima opportunità. La norma prevede che l’anno di incolpevolezza 2017, per cui si fa domanda, sia coperto dal Fondo sociale, mentre per i periodi di “scoperto” precedente, in cui gli assegnatari risultavano morosi colpevoli, è possibile concordare un piano di rientro su misura. Su questo aspetto pare che tra gli inquilini non ci sia sufficiente chiarezza”.