Lieve flessione determinata dall’ondata di maltempo della tarda primavera e d’inizio estate, che ha penalizzato il settore extralberghiero a favore degli hotel.
Gli stranieri quasi l’80% delle oltre 2.700.000 presenze.
Verbania resta la località con i maggiori flussi, Stresa seconda, Baveno terza.
In forte espansione i numeri di Domodossola.
Il Verbano Cusio Ossola parte, con la riapertura in questi giorni dei Giardini di Villa Taranto e delle Isole Borromee, con una nuova stagione archiviando positivamente la precedente. I dati raccolti ed elaborati dall’Osservatorio provinciale del Turismo restituiscono un’immagine incoraggiante, con un numero complessivo di 2.719.443 presenze: il secondo miglior risultato di sempre.
“Siamo con poco più di 62 mila presenze - pari a -2,24% - al di sotto della punta massima del 2012, quando le giornate di soggiorno da parte dei turisti sui nostri laghi e nelle nostre valli raggiunsero la soglia, ad oggi record, di 2.781.760. La lieve flessione è essenzialmente dovuta al brutto tempo, con temperature al di sotto delle media, che hanno caratterizzato le settimane di primavera e d’inizio estate dello scorso anno e che hanno inevitabilmente penalizzato gli arrivi, in particolare nei campeggi. Non è infatti casuale che rispetto ad altre stagioni, nel 2013 la ricettività extra-alberghiera - che negli ultimi anni si è sempre contraddistinta con un trend in crescita – sia arretrata di circa il 4% (percentuale che aveva guadagnato dal 2011 al 2012), mentre l’ospitalità alberghiera, che da qualche tempo segnava il passo, nel periodo gennaio-settembre sia cresciuta di un + 0,56% (per complessive 1.326.695 presenze)” spiega l’Assessore provinciale al Turismo Guidina Dal Sasso.
Con gli arrivi che si fermano a 708.909 (nel 2012 erano stati 715.451, realizzando dunque un - 0,91%), i soggiorni medi si stabilizzano in 6 giorni nell’extralberghiero e di 5 negli hotel.
A prevalere nella provenienza dei turisti del Verbano Cusio Ossola, sono sempre i Paesi esteri: nel rapporto statistico risaltano infatti le presenze straniere, che superano abbondantemente i due milioni (2.139.077), rappresentando il 79% del totale.
Segno meno da tutti i principali Stati ad eccezione della Svizzera, che con un + 4,57% e 182.084 presenze si posiziona al terzo posto dopo la Germania con 858.241 presenze e i Paesi Bassi con 358.127. Seguono la Francia con 169.652 presenze, il Regno Unito 149.810 e gli Stati Uniti 63.320.
La ricettività in Provincia cresce nella disponibilità dei posti letto con l’apertura di nuovi 26 esercizi extra-alberghieri (per lo più case vacanze). 640 gli esercizi nella totalità, suddivisi in 238 hotel e 402 strutture non alberghiere, per rispettivamente 13.384 e 23.654 posti letto, e una disponibilità globale di 37.038.
La classifica delle località turistiche del VCO riconferma Verbania al primo posto (815.970 presenze), seguita da Stresa (497.897), Baveno (476.043), Cannobio (272.506) e Cannero Riviera (134.513). Per tutti un contenuto calo ad eccezione di Stresa. Con la cittadina borromea a crescere (+ 3.462 presenze) nella panoramica dei comuni turistici del VCO vi è Domodossola con un’ottima ‘performance’ (+ 21.940), Santa Maria Maggiore (+456), Belgirate (+ 1.331), Druogno (+ 9.741), Baceno (3.770), Omegna (+746), Bee’ (830) e Malesco (1.198).
“Va sottolineato – commenta il Presidente della Provincia Massimo Nobili – come il sistema turistico locale, risultanza della professionalità e intraprendenza degli operatori privati e del supporto di soggetti pubblici, abbia ancora una volta dimostrato la capacità di crescere ed innovarsi. Certo esistono variabili indipendenti, come appunto le condizioni meteorologiche, su cui non si può intervenire, ma va anche detto che i dati raccolti restituiscono una fotografia incompleta dei ‘movimenti’ turistici sul territorio, non contemplando di fatto le presenze nelle ‘seconde case’.
E’ comunque importante rimarcare come il turismo, con tutti i servizi ad esso annessi, continui a essere una voce con ancora grande potenzialità di sviluppo, soprattutto in ottica di mercati internazionali, ai quali guardare con un supplemento di attenzione in prospettiva dell’Expo milanese del prossimo anno. La Provincia in questi anni ha svolto un ruolo di riferimento per molti aspetti d’interesse del settore turistico, svolgendo alcune funzioni che ancora non si sa se le resteranno in capo o verranno trasferite ad altri in conseguenza della trasformazione che l’Ente dovrebbe subire dalla prossima estate”.
“I dati dimostrano che il sistema turistico del nostro territorio è consolidato e competitivo – dichiara il Presidente del Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli Antonio Longo Dorni – ma per crescere ancora occorre puntare sull’innovazione, sulle nuove proposte, sugli eventi: attività queste che hanno subito un certo rallentamento e sui quali invece occorre investire soprattutto nei momenti di crisi.
La crescita del nostro sistema turistico deve interessare tutto il territorio, dalle montagne ai laghi, e non è facilitato né dall’attuale impostazione della tassa di soggiorno, né dai vincoli burocratici che spesso rallentano la libera iniziativa di operatori privati e pubblici. A ciò si aggiunge anche una forte tassazione, pensiamo alla Tares ad esempio, che ha pesantemente penalizzato molti operatori a danno degli investimenti. Il turismo è la nostra prima risorsa e merita quindi una maggiore attenzione”.
“E’ innegabile che esista un cosiddetto ‘turismo sommerso’, rappresentato ad esempio dalle case di villeggiatura di proprietà o in affitto, che non rientrano in questo calcolo statistico, ma che producono indotto. Si stima che questa parte esclusa dai dati statistici possa valere almeno il 40% delle presenze. Ciò significa che sommando queste arriveremmo ai cinque milioni di presenze. Non viene poi tenuto in considerazione il ‘turismo di giornata’, senza pernottamento ma che è comunque per il nostro territorio – in tutte le stagioni – molto significativo.
Questo per rimarcare – dice il Consigliere Delegato del Distretto Turistico Oreste Pastore – come il VCO, insieme ai 20 comuni della Provincia di Novara con cui a livello di Distretto Turistico completiamo la copertura territoriale del Lago Maggiore e Lago d’Orta, sia una zona a storica vocazione turistica che non può non rientrare nelle proiezioni nazionali diffuse in questi giorni, le quali indicano per i prossimi 5 anni una tendenza nella crescita del settore turistico del 2%-3%”.