Annata difficile per l’agricoltura di Novara-Vco, anche se le brutte notizie riguardano unicamente il profilo quantitativo: sotto il profilo della qualità, invece, si tratta di un’annata molto positiva per quanto riguarda tutte le produzioni.
L’11 novembre, giorno di San Martino, ha tradizionalmente sancito la chiusura del bilancio dell’annata agraria che quest’anno ha risentito anche nelle nostre province prima delle gelate primaverili e poi della prolungata siccità. Quest’ultima ha avuto strascichi anche in autunno causando, in Piemonte, incendi nelle aree boschive.
Nelle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola a risentire del calo di produzione sono soprattutto il miele -70%, la frutta, il vino che ha fatto registrare -20%, i cereali autunno-vernini con il mais al -50% e le risorse foraggere da cui deriva l’alimentazione per il bestiame che hanno avuto un abbassamento del 30%.
La siccità estiva, nel resto del Piemonte, ha messo a dura prova le colture a pieno campo come le insalate, il pomodoro da industria, le patate e i porri.
Nota positiva per la produzione di castagne in aumento dell’oltre il 15 nei boschi di Alto Novarese e Vco rispetto alla campagna dello scorso anno, nonostante la siccità estiva. Sia la quantità sia la qualità erano state messe, oltretutto, a dura prova dal cinipide galligeno contro il quale è stata avviata una capillare guerra biologica che ha permesso ora di sconfiggerlo per cui ora la qualità è ottima.
“Una situazione su cui ha inciso la lunga siccità che ha colpito non solo le nostre province, ma tutta l’Italia ed anche le gelate di aprile-maggio che hanno creato criticità soprattutto sui comparti ortofrutticolo, vitivinicolo e cerealicolo” commenta Sara Baudo presidente di Coldiretti Novara Vco. “Sicuramente ottima, però, la qualità delle nostre produzioni poiché il caldo e l’abbondante sole estivo hanno consentito di far emergere tutte le potenzialità dei prodotti, dal vino, sempre più richiesto all’estero, al miele, dall’ortofrutta.
Consigliamo ai consumatori di fare attenzione alle etichette e di acquistare direttamente dai produttori presso la rete di Campagna Amica (in particolare gli AgriMercati e i punti di vendita diretta presso le imprese agricole) al fine di portare in tavola qualità, freschezza e genuinità, preservando la sicurezza alimentare”.