Il quotidiano La Stampa corre in soccorso al teatro Il Maggiore e l’Ing. Lalomia si arrampica sui vetri per difendere un’ opera che a suo dire, per ora è sicura solo perché fuori ci sono i Vigili del Fuoco, con una camionetta.
Questa conclusione dell’Ing. Lalomia, già presente nel suo progetto approvato il 9 marzo per la deroga è di estrema gravità, perché non tiene presente che un opera nuova costata oltre 20 milioni di euro, deve essere realizzata secondo le norme antincendio e non secondo le deroghe; soprattutto viene smentita da quanto successo in Piazza San. Carlo a Torino e al grattacielo di Londra.
In Piazza San. Carlo a Torino in qualche secondo c’è stata la fuga generale, nonostante che ci fossero servizi di emergenza e quindi il fatto che fuori dal teatro ci sia una camionetta dei Vigili del Fuoco, e non autopompe e autoscale, non servirà assolutamente a nulla, se il panico colpirà i 600 spettatori del teatro o i mille della futura discoteca o i futuri clienti del ristorante.
L’ing. Lalomia dimentica con queste su affermazioni che nel suo progetto, i Vigili del Fuoco hanno una sola possibilità di accedere oltre i di 12 mt. e hanno solamente un solo punto per accedere all’intero del complesso.
Per il resto quindi chi si troverà sopra i 12 mt., dato che il traliccio di legno non trattato arriva fino al tetto del CEM e intercetta le vie di fuga, sarà in balia del fumo e del fuoco come a Londra.
L’Ing. Lalomia ha avuto un primo incarico per collaudale il CEM nel 2015 e non ha certamente rispettato tutte le prescrizioni per il collaudo che il suo progetto approvato il 9 marzo del 2017 dalla Giunta prevede.
L’Ing. Lalomia dimentica che secondo il suo progetto, oltre alle carenze del guscio, ci sono gravi carenze per la protezione sia all’interno del palazzo numero “1 il teatro” che degli altri così detti “sassi”. Perché non l’ha detto nelle sue dichiarazioni alla Stampa di domenica 25 giugno ?
L’ing. Lalomia dimentica di aver chiesto nel suo progetto di verificare se sono stati realizzati a norma gli impianti idrici e tecnologici del ristorante e quindi dell’intero complesso e questo nonostante il suo collaudo del dicembre del 2015.
La deroga concessa dai Vigili del Fuoco per un opera non realizzata a norma, come da loro chiesto nell’approvazione del progetto presentato nel 2011, da parte del direttore lavori e dei progettisti, non elimina tutti quei rischi che l’Ing.
Lalomia ha tecnicamente richiamato nel suo progetto e che oggi frettolosamente grazie al quotidiano La Stampa cerca di minimizzare.
Per ultimo dato che, il Prefetto sembra essere intervenuto nella la riunione con il Sindaco e i dirigenti del Comune di Verbania, discutendo dell’esposto presentato da noi in Procura, e questo modo d’agire non è corretto fino a quando la stessa Procura di Verbania non si esprimerà, garantendo al Sindaco il suo intervento sui Vigili del Fuoco per concedere la nuova deroga.
Come fa a dare per scontato l’Ing. Lalomia, nell’articolo pubblicato dal quotidiano La Stampa domenica 25 giugno, che le parti sono d’accordo a concedere la nuova deroga fino a fine anno quando la commissione provinciale si deve ancora riunire ?.
Questo non è allarmismo , ma un richiamo preciso al rispetto delle norme e delle leggi che valgono anche per il Comune di Verbania e per gli enti delegati al loro rispetto, prima di tutto per la Prefettura del VCO.
Consiglieri Comunali
(Gruppo Consigliare Forza Italia Berlusconi)
Adrian Chifu
Michael Immovilli
(Il Presidente Club Forza Silvio Forza Italia Verbania)
Francesco Sirtori