Ognuno di noi, bambino o adulto, è emotivamente legato ad un luogo che spesso rappresenta una parte importante della sua vita e vorrebbe che fosse protetto per sempre.
Col censimento nazionale “I Luoghi del Cuore”, promosso dal FAI e che ha permesso alla Chiesa di San Pietro di classificarsi con 7.737 firme raccolte: prima nel VCO, seconda in Piemonte e 41a in Italia su 33.264 luoghi votati, la parrocchiale trobasese, uno dei beni artistici tra i più preziosi del territorio verbanese, aprirà le sue porte alle giornate FAI di primavera con delle guide speciali: gli “Apprendisti Ciceroni” delle Scuole dell’Istituto comprensivo di Verbania Trobaso.
La Chiesa è costruita su un insediamento medioevale di cui rimane il campanile romanico e la cappellina laterale decorata con archetti pensili.
L'edificio sacro è ad una sola ampia navata divisa in cinque campate sulle quali sono stati aperti il battistero e quattro cappelle laterali. Le opere più importanti presenti nella Chiesa di San Pietro sono gli affreschi seicenteschi di San Pietro Papa sopra il portale, che "prosegue" oltre la volta del porticato d'ingresso, di San Pietro e San Paolo sopra i pulpiti lignei seicenteschi realizzati da Antonio Pino, la cappella seicentesca con gli stucchi della Madonna del Rosario. Altro importante artista che operò nella chiesa fu Bartolomeo Tiberino che, nel XVII secolo, si occupò del ciborio, del fonte battesimale, dell’architrave, ora scomparso, e dell'altare maggiore "ligneo, piramidale, dorato", forse il più grande e il più pregiato della decina di altari di tale genere.
“Anche i muri parlano…”, all’aspetto artistico concorrerà l’opportunità di vivere, in prima persona, le fasi salienti di un intervento di restauro. All'interno della Chiesa, infatti, le restauratrici Gabriela Monzani e Katia Negri mostreranno e spiegheranno le fasi dello scoprimento degli affreschi in corso di restauro. Sia nella giornata di sabato 25 , marzo come in quella di domenica 26 marzo, all'interno nella Cappelletta Romanica, verrà proiettato un filmato inerente la rievocazione storica delle varie fasi della costruzione della Chiesa e dei restauri delle opere più pregevoli in essa custodite.
"Conoscere per conservare" è l’obiettivo che questo evento si ripropone per soddisfare il bisogno di bellezza ed immergersi nella storia, dove è scritta la nostra memoria e la nostra identità.
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