Dal 2012 il Comune di Gravellona Toce ha stipulato una convenzione con il tribunale di Verbania per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità, ai sensi degli art. 54 del d.lvo 28/08/2000 n. 274 e 2 del d.m. 26/03/2001, mettendo a disposizione un totale di 5 posti.
Da allora ad oggi sono state 122 le persone che hanno prestato servizio svolgendo svariate mansioni e, a meno di segnalazioni specifiche da parte degli avvocati o del giudice, i nostri funzionari non sono mai entrati nel merito di quelli che erano i capi di imputazione. Spesso non sono nemmeno indicati gli articoli del codice penale per i quali c’era stata la condanna, mentre a volte sono indicati gli articoli per cui è possibile risalire al reato ma per favorire la riabilitazione del condannato si deve comunque cercare una soluzione che consenta lo svolgimento di qualche attività.
In questi anni ci sono stati, insieme a numerosi casi di guida in stato di ebbrezza o cose simili, alcuni casi di persone che avevano commesso reati molto gravi, anche per violenze molto pesanti nei confronti di altre persone oltre a reati contro il patrimonio, ma grazie all’attenzione con cui sono state gestite non ci sono mai stati problemi e pensiamo di aver in qualche modo contribuito al recupero sociale di alcune persone.
Per qualche strano motivo è la prima volta che l’opinione pubblica esprime un così forte interessamento per un caso particolare e ovviamente non possiamo non tenerne conto. Ad aprile è in scadenza la convenzione e saremo chiamati a decidere per l’eventuale rinnovo. Non pensiamo di poterci arrogare il diritto di decidere se sia più grave un reato
rispetto ad un altro, se sia più accettabile l’inserimento lavorativo di chi è stato condannato per spaccio di stupefacenti o per furto con rapina, o se sia più accettabile la violenza su minori o l’uccisione di cani o gatti.
I reati penali sono questi e altri ancora, e dal momento che l’inserimento lavorativo, messo a disposizione da 94 enti nel VCO, è considerato uno strumento utile al percorso di riabilitazione umana e sociale che una condanna dovrebbe comportare in seguito alla giusta punizione detentiva, o in sua alternativa nei casi di messa alla prova, dovremo riflettere sull’opportunità o meno di proseguire su questo percorso tenendo conto di tutti i pro e contro.
L’argomento sarà oggetto di discussione in Commissione Consiliare affinché tutti i Consiglieri possano esprimere le proprie opinioni e partecipare alla decisione.
Gianni Morandi – Sindaco di Gravellona Toce
"Lavori di pubblica utilità: non decidiamo noi"
Il sindaco di Gravellona Toce interviene con un comunicato a seguito delle polemiche suscitate dall'assegnazione ai lavori di pubblica utilità da parte del Tribunale, di alcune persone i cui reati hanno sollevato l'opinione pubblica.
5 commenti Aggiungi il tuo
Personalmente escluderei dalla possibilità dei lavori socialmente utili tutti i reati che hanno implicato violenza verso persone od animali o cose e quelli relativi allo spaccio; ma si sa che io non sono buonista e non me ne frega niente di difendere Caino, perchè sto sempre con Abele.
a mio parere: giusto cercare di recuperare i colpevoli di reato ma sarebbe ancora più giusto cercare di alleviare il dolore delle vittime dei colpevoli di reato.
In Italia, nel concreto, la certezza della pena, l'oblio ed il disinteresse per le conseguenze dei reati patiti è riservato esclusivamente alle vittime ed ai loro parenti.
Effettivamente, si parla più di Caino (vedasi il movimento "Nessuno Tocchi Caino) che di Abele (mi pare non esista il Movimento Qualcuno Conforti Abele o i Suoi Parenti)
In Italia, nel concreto, la certezza della pena, l'oblio ed il disinteresse per le conseguenze dei reati patiti è riservato esclusivamente alle vittime ed ai loro parenti.
Effettivamente, si parla più di Caino (vedasi il movimento "Nessuno Tocchi Caino) che di Abele (mi pare non esista il Movimento Qualcuno Conforti Abele o i Suoi Parenti)
Fosse successo ad uno dei miei animali di certo avrei fatto personalmente un "lavoro di pubblica utilità" sulla schiena dei due malandrini: la "pubblica utilità" sta nel fatto che prima di riprovarci ci avrebbero pensato su non una ma mille volte.
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