Questa notte è mancata la bimba che, insieme a suo fratello gemello, aveva dovuto subire un viaggio di 170 km prima che sua mamma trovasse un ospedale in grado di farla nascere.
Purtroppo anche suo fratello, ricoverato all'ospedale di Alessandria, è in condizioni critiche.
La loro madre era arrivata al DEA di Domossossola sabato sera, ma viste le condizioni era stato deciso di trasferirla in una struttura più attrezzata, come il Maggiore di Novara, solo che non vi erano posti letto dove ricoverarla.
Rimaneva quindi l'ospedale di Alessandria, solo che non vi erano ambulanze attrezzate a Domodossola, l'unica disponibile era a Verbania, da dove è partita per andare a Domodossola e successivamente ad Alessandria.
Speriamo che la tragedia finisca qui e non ci siano ulteriori risvolti negativi nelle prossime ore.
170 chilometri per partorire 2 gemelli: muore la bimba
Purtroppo la bimba, nata dopo un'odissea di 170km, non è riuscita a sopravvivere
7 commenti Aggiungi il tuo
Politici locali
Anonimo
7 Gennaio 2014 - 15:35
Quante volte abbiamo sentito : vado in Regione a meglio rappresentare il territorio. Così lo avete rappresentato ! Tra tagliolini al tartufo e foulard .
Trasporti di soccorso
Alberto
8 Gennaio 2014 - 10:01
Questo fatto ha davvero dell'incredibile, ma guardate che non è isolato, di queste brutte storie ne capitano tutti i giorni. Sapete perché? oggi non esistono più quelle che una volta erano delle vere e proprie associazioni di volontariato che prestavano la loro opera completamente A GRATIS. Gli equipaggi dei mezzi di soccorso che vedete oggi sfrecciare per le città sono composti per l'80% da stipendiati pagati in convenzione dalle ASL. Queste società camuffate da associazioni, fanno attività d'impresa beneficiando delle agevolazioni fiscali previste da appositi Decreti. Qualunque società regolare, quando partecipa ad una gara d'appalto per il trasporto di persone, resta fuori dai giochi contro queste pseudo "associazioni", con i benefici fiscali che hanno entrano dovunque.
Chiedete alle ASL cosa costa mantenere ognuna di queste "associazioni", cifre da paura.
Tra l'altro, se una persona indigente non può pagare la tariffa chilometrica che impongono, per non dire no (li scopre troppo), dicono di avere solo il personale per coprire il 118, per forza vengono pagati di più!
Qualche anno fa, un privato cittadino di Verbania, ha voluto aprire una società regolare di servizi per trasporto infermi sul nostro territorio, bene, queste lobbi gli hanno fatto una guerra spietata tanto che ha dovuto andare a lavorare nel biellese e nel vercellese.
Vogliamo parlare di donazioni di mezzi? Queste realtà si fanno regalare, donare mezzi da banche, privati, strutture pubbliche poi, dopo pochi anni le mettono completamente in ammortamento alle ASL per i servizi che svolgono, terminato il periodo di operatività rivendono questi mezzi sul mercato dell'usato di questi particolari mezzi. Fate il conto di quanto incassano! A già, ma si definiscono di volontariato.
Le 7 ore d'attesa per quegli sfortunati genitori , vanno imputate anche a questo modus operandi di queste "associazioni", che, nonostante le convenzioni, nonostante l'enorme esigenza di mezzi per i
diversi territori, hanno la sfrontatezza di fare la guerra a chi si vuole regolarmente mettere in discussione per far fronte alle carenze, aprendo regolari società di servizi e pagando tutte LE TASSE!
Chiedete alle ASL cosa costa mantenere ognuna di queste "associazioni", cifre da paura.
Tra l'altro, se una persona indigente non può pagare la tariffa chilometrica che impongono, per non dire no (li scopre troppo), dicono di avere solo il personale per coprire il 118, per forza vengono pagati di più!
Qualche anno fa, un privato cittadino di Verbania, ha voluto aprire una società regolare di servizi per trasporto infermi sul nostro territorio, bene, queste lobbi gli hanno fatto una guerra spietata tanto che ha dovuto andare a lavorare nel biellese e nel vercellese.
Vogliamo parlare di donazioni di mezzi? Queste realtà si fanno regalare, donare mezzi da banche, privati, strutture pubbliche poi, dopo pochi anni le mettono completamente in ammortamento alle ASL per i servizi che svolgono, terminato il periodo di operatività rivendono questi mezzi sul mercato dell'usato di questi particolari mezzi. Fate il conto di quanto incassano! A già, ma si definiscono di volontariato.
Le 7 ore d'attesa per quegli sfortunati genitori , vanno imputate anche a questo modus operandi di queste "associazioni", che, nonostante le convenzioni, nonostante l'enorme esigenza di mezzi per i
diversi territori, hanno la sfrontatezza di fare la guerra a chi si vuole regolarmente mettere in discussione per far fronte alle carenze, aprendo regolari società di servizi e pagando tutte LE TASSE!
Volontariato involontario
Pablo
9 Gennaio 2014 - 00:05
Direi che hai centrato in pieno Alberto denunciando una realtà diffusa in tutto il territorio.
Eppure guai a criticare, salvano delle vite, poverini.. la maggior parte dei volontari dei servizi di soccorso sono convinti che la divisa sia un mantello che li trasforma in superman, basta guardare il loro passo quando escono di casa tenendola sempre addosso, qualcuno forse ci dorme anche.
E mentre degli esaltati con corsi ridicoli vanno in giro a fare i divi lavorando gratis pur di fare una comparsata su qualche tragedia i servizi di soccorso sprofondano confidando nella fortuna del malcapitato di turno.
Speriamo in cent'anni di salute.
Eppure guai a criticare, salvano delle vite, poverini.. la maggior parte dei volontari dei servizi di soccorso sono convinti che la divisa sia un mantello che li trasforma in superman, basta guardare il loro passo quando escono di casa tenendola sempre addosso, qualcuno forse ci dorme anche.
E mentre degli esaltati con corsi ridicoli vanno in giro a fare i divi lavorando gratis pur di fare una comparsata su qualche tragedia i servizi di soccorso sprofondano confidando nella fortuna del malcapitato di turno.
Speriamo in cent'anni di salute.
"volontariato"
Alberto
9 Gennaio 2014 - 09:58
Solo un appunto di risposta, in parte Pablo dice bene quando afferma che alcuni volontari hanno la psicosi della divisa, ma comunque non fanno danno perchè prestano gratuitamente la loro opera, da tenere conto che oggi il vero volontariato è stato emarginato quasi esclusivamente sulla Protezione Civile, questo perchè il soccorso sanitario ha una sola parola magica, STIPENDI.
Buona salute.
Buona salute.
170 km per partorire
federici bruno
9 Gennaio 2014 - 11:57
eppure COTA ROBERTO dice "la sanità va benissimo" COSA FA LI..............
grave.
antani
9 Gennaio 2014 - 23:18
Grave, gravissimo.
Ancora piu grave è che tanto domani si ricomincia da capo e intanto la sanitá nel VCO non garantisce piu nulla ai propri cittadini
Personalmente mi sento in pericolo a vivere in questa provincia, sapendo che se starò mai male sul serio la trafila sará un calvario in pronto soccorso, un viaggio della speranza a Novara se mi prendono oppure l'oblio e una fine meschina.
Da bambino sentivo di questi eventi in meridione e inorridivo, ora succede a casa mia.
Non c.'è speranza. Che li chiudano tutti gli ospedali, a cosa servono?
Il problema è che non esiste piu la vergogna di chi ha la responsabilitá.
Allora mi vergogno io per loro e per i loro figli che dovranno tutta la vita avere un padre o una madre che avendo una responsabilitá di altri figli li lascia morire per disinteresse.
Ancora piu grave è che tanto domani si ricomincia da capo e intanto la sanitá nel VCO non garantisce piu nulla ai propri cittadini
Personalmente mi sento in pericolo a vivere in questa provincia, sapendo che se starò mai male sul serio la trafila sará un calvario in pronto soccorso, un viaggio della speranza a Novara se mi prendono oppure l'oblio e una fine meschina.
Da bambino sentivo di questi eventi in meridione e inorridivo, ora succede a casa mia.
Non c.'è speranza. Che li chiudano tutti gli ospedali, a cosa servono?
Il problema è che non esiste piu la vergogna di chi ha la responsabilitá.
Allora mi vergogno io per loro e per i loro figli che dovranno tutta la vita avere un padre o una madre che avendo una responsabilitá di altri figli li lascia morire per disinteresse.
Sanità'
Disgustata
10 Gennaio 2014 - 00:30
La crisi farà' la sua parte,ma ciò' che è' diventato ormai insopportabile e' il pensare a tutti quei signori della politica che per tutto questo tempo hanno gozzovigliato e si sono tolti tutti gli sfizi coi nostri soldi risucchiandoci non solo il portafoglio ma anche tutti i servizi di base sul territorio. Non passa giorno che non saltino fuori novità sulla mala gestione della cosa pubblica.
Per commentare occorre essere un utente iscritto