Il Comune aiuti imprese e cittadini dalla Tares, CONFERENZA STAMPA ALLA PIZZERIA GOTTARDO (Intra,p.zza Mercato,7), GIOVEDI’ 19 DICEMBRE h. 14:30, e poi TOUR FRA GLI ESERCIZI TARTASSATI.
Infuria in questi giorni un dibattito infuocato attorno all'applicazione del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi che ha colpito pesantemente le piccole attività commerciali e non solo, della città. La sensazione è che si tratti di una tassazione "lineare" che considera allo stesso modo i cittadini, indipendentemente dalla personale o aziendale produzione di rifiuti, ed alla maggiore o minore virtuosità delle comunità locali. Per alcune attività (fioristi, ristoranti, botteghe…), il peso si sta rivelando insostenibile, al punto di far maturare l'idea ai titolari di chiudere l'azienda.
È naturale che questa legittima protesta generalizzata ponga la domanda: si poteva fare di meglio?
Premesso che è una Legge dello Stato (D.L 201/2011, il famoso decreto “salva Italia) e che quindi va applicata, e che sono stati usati i coefficienti nella soglia minima, e la quota per i servizi comunali indivisibili non è stata aumentata (0,30€ per mq) va detto che vi era la possibilità di ridurre, in parte, questo disagio economico.
Alcuni Comuni lo hanno fatto, altri lo stanno facendo. A Verbania il solo intervento attuato dal Commissario, è stato quello di attuare una rateazione che preveda il pagamento "dilazionandolo" su tre mesi (a dicembre si paga la parte obbligatoria che va allo Stato). Troppo poco!
Si sapeva da mesi che l'introduzione di questa tassa sarebbe stato dirompente, nel metodo e nella sostanza. Di metodo: viste le proiezioni a fine estate del saldo conclusivo era opportuno informare con incontri, assemblee (il pagamento avviene in un periodo particolare, a fine anno) e sui contenuti:
a) operare le opportune compensazioni sui valori di potenziale produzione rifiuti (perchè non “spalmare” gli aumenti?non esistendo un sistema puntuale di verifica dei rifiuti siamo certi che le banche producano meno delle associazioni e che la trattoria il 120% in più dello scorso anno e del supermercato?)
b) Applicare una TARES semplificata (cioè con una copertura inferiore al 100% e quindi intervenire con fondi comunali)
c) Aprire un negoziato con l’azienda (Conser Vco) per la verifica di alcuni servizi (lavaggio strade ecct)
E ora? Occorre agire IN TEMPI RAPIDI con i correttivi possibili e impostare il futuro. Noi proponiamo:
1. Verificare il costo EFFETTIVO nei prossimi mesi: non sarà stata sovrastimata la previsione? (oltre 6 milioni) Ecco, se così fosse chiediamo il ristorno ai penalizzati (imprese e cittadini) attraverso una modalità di ripartizione decisa da un confronto con le associazioni di categoria.
2. Prevedere riduzioni proporzionali all'entità dell'aumento finanziati con una parte dell'avanzo di amministrazione
3. Costituzione di un fondo garanzia comunale, al quale le famiglie e le aziende in difficoltà, documentata, possano accedere per ottenere un finanziamento agevolato, coperto anche con i risparmi attuati dalla possibile crescita della raccolta differenziata, aprendo così ad un meccanismo positivo per il 2014, e per gli anni successivi.
Mentre il Commissario valuterà le nostre proposte, abbiamo chiesto un incontro a VENETO BANCA, Banca del Territorio, per una forma di garanzia che consenta ai commercianti di far fronte al pagamento delle TARES, con interessi bassi nei prossimi mesi.
Questo deve fare un comune vicino ai cittadini e sussidiario nella crisi che viviamo.
Poi certo se l'Amministrazione in carica, non avesse lasciato il campo, forse qualcosa di meglio si poteva fare (anche nelle contrapposizioni politiche)...ma questa è ormai storia nota.
Verbania, 19 dicembre 2013
Silvia Marchionini