Una "Verbania Possibile": dove si giudica senza sapere e i privati sono indesiderati.
Un bel “minestrone” di informazioni superficiali spinge la lista Una Verbania Possibile ad ergersi, per l’ennesima volta, a giudice supremo della nostra città lanciando accuse, avvelenando il clima, tanto da risultare ostile a ogni attività imprenditoriale che prova a rendere fruibili luoghi – in questo caso a lago - oggetto di importanti investimenti pubblici.
Ci chiediamo: i consiglieri comunali prima di emettere sentenze (pure errate nel merito in questo caso riguardante la Beata Giovannina ed altre situazioni) non dovrebbero conoscere, studiare, chiedere lumi agli uffici comunali competenti?
Proviamo a fare chiarezza sulle accuse che si sono sprecate (di illegittimità, illegalità, incapacità ecc.) che, con tanta leggerezza nel loro essere offensive, sono state scritte e dette e in cui ci si auto elogia.
Ovviamente una spiegazione tecnica che richiede tempo e approfondimento
1. Ambiente – pontile Beata Giovannina – spiaggia.
Secondo il Dlgs. 116/2008 il Comune dovrebbe promuovere la spiaggia per renderla adatta alla Balneazione, in attuazione della direttiva 2006/7/CE relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione e abrogazione della direttiva 76/160/CEE.
Questo richiamo è relativo alla qualità, appunto, delle acque per la balneazione; è stato escluso da ARPA dai punti di prelievo ma è la presenza del pontile, progetto a suo tempo approvato e realizzato, che destina tale area ad ormeggio e va contro alla destinazione dell'area a spiaggia. Come detto più volte (tre interpellanze, due consigli comunali) per la presenza del pontile l'area non ha le caratteristiche del Regolamento 10/R per essere considerata ed individuata come spiaggia (attenzione: anche senza natanti a motori la presenza del pontile senza i corridoi di atterraggio, che la dimensione dell'area renderebbe inutili, prevede il divieto di balneazione).
2. Concessione ordinaria - migliorativa.
La concessione demaniale ordinaria, come definita all'articolo 2, comma 1, lettera i), va oltre un anno ed ha una durata massima di nove anni (art. 11) e secondo l' art. 21 è necessaria nei casi di utilizzo di beni o di diritti demaniali dove non si prevede:
a) l'alterazione dei luoghi;
b) la trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio;
c) il rilascio del permesso di costruire di cui all'articolo 10 del d.p.r. 380/2001.
Invece la concessione demaniale migliorativa, come definita all'articolo 2, comma 1, lettera l), ha una durata desumibile dagli elaborati progettuali e dal piano tecnico-finanziario e comunque non superiore a trenta anni (art. 11) ed è necessaria nel caso di richiesta di utilizzo di beni o di diritti demaniali ove si prevede anche soltanto una delle seguenti caratteristiche:
a) alterazione dei luoghi;
b) trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio;
c) assoggettamento al permesso di costruire di cui all'articolo 10 del d.p.r. 380/2001 (Art 23)
Sempre secondo l'art.23 la concessione demaniale migliorativa, è caratterizzata dalla presenza di una prevalente componente progettuale e di spesa, è rilasciata per un periodo desumibile dagli elaborati progettuali e dal piano tecnico-finanziario che giustifica la spesa e le modalità di restituzione del bene.
Nel caso delle assegnazioni alla Beata Giovannina la procedura utilizzata, regolare, è stata:
- non un avviso pubblico in quanto è stata presentata istanza di concessione e, secondo il Regolamento 13/R 2009, a fronte di un istanza di concessione ordinaria di beni demaniali, ammissibile a seguito d'istruttoria, la medesima deve essere pubblicata al fine di verificare eventuale interesse da parte di altri soggetti; nel caso di più interessati si procede con evidenza pubblica diversamente si assegna in concessione a chi ha presentato istanza (così come è successo in questo caso).
Diverse invece, e ovviamente sempre regolari, le procedure utilizzate per la concessione di altri spazi sul quale, come sempre, si è polemizzato.
- Bar imbarcadero Suna: a seguito di pubblicazione di avviso di avvio del procedimento (come sopra ma qui la richiesta era di rinnovo), ed è stata presentata altra istanza di concessione ed è quindi scattata la procedura di gara.
- Bar Villa Giulia: non è un bene del demanio lacuale, è un bene strumentale a servizio del parco e può essere dato in concessione e segue altra disciplina.
-Tennis Pallanza: è stata fatta istanza di concessione ordinaria e avviso pubblico in corso, come sopra, ma il soggetto richiedente è affiliato al CONI e per Regolamento 13/R ha diritto a sconti sul canone.
Si precisa che le differenti discipline dipendono dalle differenze tra concessione di beni demaniali e concessione di servizi; in presenza di un'istanza di concessione di bene demaniale (se ammissibile) è applicabile la disciplina Regionale 13/R diversamente nel caso di concessione di servizi (per semplificare) ove è invece applicabile il codice contratti.
Ovviamente questa lettura richiede tempo e approfondimento, ma ci è parsa doverosa sia per rispetto al lavoro di questa Amministrazione che verso il privato che ha provato ad investire con capacità in un'area riqualificata ma allora chiusa, e perché la collaborazione si dimostra nei fatti e non con le solite "prediche".
L'Amministrazione Comunale
L'Amministrazione precisa su Beata Giovannina
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato dell'Amministrazione Comunale in risposta a quello del gruppo Una Verbania Possibile, riguardante la spiaggia della Beata Giovannina.
3 commenti Aggiungi il tuo
cosa rende l'amministrazione così inutilmente "acida"? vengono poste domande (evidentemente legittime se anche la maggioranza ritiene necessario e utile un passaggio chiarificatore in Commissione), non sarebbe più semplice dare le risposte nei modi e nelle sedi opportune? anche perchè alcune questioni restano aperte e vedremo cosa accadrà in commissione appunto. Niente, si preferisce attaccare la "LISTA" Una Verbania Possibile, con ciò dimostrando di non aver capito nemmeno chi sia l'interlocutore: "Una Verbania Possibile" non è una "lista", è un il nome di un semplice movimento civico. Vabbè, personalmente sono abituato a bizzarrie e isterismi, spero che nei luoghi istituzionali la maggioranza dimostri più senno dell' Amministrazione
replichiamo a un'Amministrazione, che banalizza e strumentalizza le posizioni delle opposizioni.
Abbiamo sempre auspicato un confronto puramente politico, ma un'amministrazione non trasparente e che evita risposte sul merito delle cose, ci ha costretti ad approfondire tecnicismi che poco competono a un gruppo politico ( evitabili, appunto, se solo venissero spiegate le ragioni alla base delle scelte).
Se l’Amministrazione dice che: "anche senza natanti a motori la presenza del pontile senza i corridoi di atterraggio, che la dimensione dell'area renderebbe inutili, prevede il divieto di balneazione"
non vuol forse che esiste il divieto di balneazione?
Se così fosse, non andrebbe quindi emessa apposita ordinanza con obbligo di applicazione?
Inoltre, se il divieto di balneazione esiste, non si può prevedere di collocarci uno scivolo e fare il bagno.
Alla spiaggia della Polisportiva Verbano, convivono uno accanto all'altra il pontile della società sportiva da cui partono, natanti a motore (gommone) e non, e la spiaggia vera e propria. Quindi anche quella è illegittima? Idem alla colonia solare di Suna.
Evidentemente in merito alla concessione, non chiedevamo un esercizio stilistico, bensì una spiegazione onesta che chiarisse per quale motivo non si fosse adottata la stessa procedura del bando precedente. L' investimento di un imprenditore ci sarebbe comunque stato e forse, anche, con un canone più congruo.
Perché questa ipotesi non è stata presa in considerazione?
sottolineiamo che il Comune di Verbania ha sempre considerato il Tennis di Pallanza come un impianto sportivo e l'ha assegnato con gara pubblica come ha fatto con la pista d'atletica, il palazzetto e - di recente - anche con gli stadi.
Perché cambiare proprio ora? A chi giova? Alla città?
Ovviamente in tutto ciò l'Amministrazione continua a evitare di rispondere alla nostra più semplice domanda:
Se esiste una delibera del consiglio comunale per quale motivo NON RISPETTARLA?
Domande, solo domande che potrebbero evitare di essere derubricate a mera polemica se solo trovassero trasparente e congrua risposta nelle sedi deputate anziché sui giornali.
Come minoranza ricorriamo e ricorreremo sempre ai giornali ogniqualvolta le sedi deputate al confronto politico vengano “snobbate” (troppo spesso) da una Amministrazione arrogantemente.
Abbiamo sempre auspicato un confronto puramente politico, ma un'amministrazione non trasparente e che evita risposte sul merito delle cose, ci ha costretti ad approfondire tecnicismi che poco competono a un gruppo politico ( evitabili, appunto, se solo venissero spiegate le ragioni alla base delle scelte).
Se l’Amministrazione dice che: "anche senza natanti a motori la presenza del pontile senza i corridoi di atterraggio, che la dimensione dell'area renderebbe inutili, prevede il divieto di balneazione"
non vuol forse che esiste il divieto di balneazione?
Se così fosse, non andrebbe quindi emessa apposita ordinanza con obbligo di applicazione?
Inoltre, se il divieto di balneazione esiste, non si può prevedere di collocarci uno scivolo e fare il bagno.
Alla spiaggia della Polisportiva Verbano, convivono uno accanto all'altra il pontile della società sportiva da cui partono, natanti a motore (gommone) e non, e la spiaggia vera e propria. Quindi anche quella è illegittima? Idem alla colonia solare di Suna.
Evidentemente in merito alla concessione, non chiedevamo un esercizio stilistico, bensì una spiegazione onesta che chiarisse per quale motivo non si fosse adottata la stessa procedura del bando precedente. L' investimento di un imprenditore ci sarebbe comunque stato e forse, anche, con un canone più congruo.
Perché questa ipotesi non è stata presa in considerazione?
sottolineiamo che il Comune di Verbania ha sempre considerato il Tennis di Pallanza come un impianto sportivo e l'ha assegnato con gara pubblica come ha fatto con la pista d'atletica, il palazzetto e - di recente - anche con gli stadi.
Perché cambiare proprio ora? A chi giova? Alla città?
Ovviamente in tutto ciò l'Amministrazione continua a evitare di rispondere alla nostra più semplice domanda:
Se esiste una delibera del consiglio comunale per quale motivo NON RISPETTARLA?
Domande, solo domande che potrebbero evitare di essere derubricate a mera polemica se solo trovassero trasparente e congrua risposta nelle sedi deputate anziché sui giornali.
Come minoranza ricorriamo e ricorreremo sempre ai giornali ogniqualvolta le sedi deputate al confronto politico vengano “snobbate” (troppo spesso) da una Amministrazione arrogantemente.
Parto da una premessa. Se fossi un Sindaco non cercherei di fare sempre come credo io e le poche persone con cui ho un "cerchio magico" di potere.
Non terrei per me le informazioni, (relegando i consiglieri alla raccolta spasmodica di notizie con formali accessi agli atti) o per elemosinarle "dopo", in sede di polemica mediatica.
Cercherei, con la logica della trasparenza di informare "prima" consiglieri di maggioranza e minoranza e i gruppi e le associazioni attive sul territorio, per raccogliere le buone idee e fare sintesi. Nascerebbero credo molte meno polemiche e molti meno contrasti. Ma soprattutto soluzioni più idonee alla risoluzione dei problemi. Se fossi un sindaco prima di tutto ciò, che riguarda le singole scelte, avrei aperto un confronto costruttivo pubblico per creare quel progetto di Città a cui relazionare e condizionare ogni azione amministrativa.
Giustamente, come obietterà qualcuno, non lo sono e non mi sono proposto per esserlo.
Posso solo oggi, avere la personale convinzione e rincrescimento, di aver contribuito
al eleggere il sindaco sbagliato per questa Città.
Questo a prescindere dal fatto, come ho detto in consiglio comunale, che l'attuale gestione della Spiaggia della Beata Giovannina, sia gradita all'utenza e come comprensibile voglia fare il PD, si voglia trovare un "rimedio" amministrativo, alle incongruenze formali e politiche che si sono da più parti evidenziate.
Giordano Andrea FERRARI - Socialista a Verbania
Consigliere Comunale Città di Verbania ( Gruppo Misto )
Non terrei per me le informazioni, (relegando i consiglieri alla raccolta spasmodica di notizie con formali accessi agli atti) o per elemosinarle "dopo", in sede di polemica mediatica.
Cercherei, con la logica della trasparenza di informare "prima" consiglieri di maggioranza e minoranza e i gruppi e le associazioni attive sul territorio, per raccogliere le buone idee e fare sintesi. Nascerebbero credo molte meno polemiche e molti meno contrasti. Ma soprattutto soluzioni più idonee alla risoluzione dei problemi. Se fossi un sindaco prima di tutto ciò, che riguarda le singole scelte, avrei aperto un confronto costruttivo pubblico per creare quel progetto di Città a cui relazionare e condizionare ogni azione amministrativa.
Giustamente, come obietterà qualcuno, non lo sono e non mi sono proposto per esserlo.
Posso solo oggi, avere la personale convinzione e rincrescimento, di aver contribuito
al eleggere il sindaco sbagliato per questa Città.
Questo a prescindere dal fatto, come ho detto in consiglio comunale, che l'attuale gestione della Spiaggia della Beata Giovannina, sia gradita all'utenza e come comprensibile voglia fare il PD, si voglia trovare un "rimedio" amministrativo, alle incongruenze formali e politiche che si sono da più parti evidenziate.
Giordano Andrea FERRARI - Socialista a Verbania
Consigliere Comunale Città di Verbania ( Gruppo Misto )
Per commentare occorre essere un utente iscritto