In merito alla situazione di Veneto Banca crediamo non serva alimentare un eccessivo allarmismo, che è esattamente l'opposto di quanto serve alla banca per essere solida ed aumentare le sue capacità di fidelizzazione della clientela.
Stiamo seguendo la vicenda in ogni modo e crediamo serva un'azione coordinata per dare chiarezza al quadro complessivo; per questo come Sindaco di Verbania ho scritto al presidente della regione Sergio Chiamparino e all'onorevole Enrico Borghi.
Ultimamente sul giornale la Tribuna di Treviso si è ipotizzato che Veneto Banca, in vista di una probabile fusione con Popolare Vicenza, possa attraverso il fondo Atlante scindersi al più presto dall’ex banca popolare di Intra, che per Veneto Banca era quella di riferimento nel territorio piemontese (con ben 56 filiali in Piemonte, di cui 20 nel solo Vco, e un impiego complessivo di circa 600 persone). Attualmente, pur con alcune chiusure già intervenute nel recente passato è già stata disposta di conseguenza una diminuzione del personale, con uscite concordate.
Se questo avvenisse, si potrebbe assisterebbe sul nostro territorio ad una consistente chiusura di Agenzia/Filiali e una automatica perdita di posti di lavoro, e non si disporrebbe più di una capillare presenza di una “Banca del territorio”, quale è stata negli anni passati uno dei requisiti più importanti per la crescita della Banca popolare di Intra sul territorio della Provincia del Verbano Cusio Ossola.
Per questo abbiamo chiesto al presidente Chiamparino e all'onorevole Borghi di verificare quali sono le reali possibilità che quanto sopra enunciato si realizzi, oppure in caso contrario quali sono invece le altre strade che si stanno percorrendo.
Silvia Marchionini
L'Amministrazione Comunale
"Veneto banca: non serve allarmismo"
"Veneto banca: non serve allarmismo ma un'azione coordinata per conoscere la reale situazione". E questo il titolo del comunicato diffuso dall'Amministrazione Comunale.
6 commenti Aggiungi il tuo
l'arroganza delle banche e dei ''bancari''........impiegati che hanno il potere di vita e di morte di un risparmiatore piuttosto che di un'attivita' commerciale........e' ora di fare un repulisti...nessuna fiducia,una mattina ci sveglieremo e non ci sara' piu' neppure il fondo del barile,gia' abbondantemente grattato.........
Ma veramente il Sindaco pensa di poter incidere minimamente sulla questione Venetobanca? lo trovo di una ingenuità disarmante pensare che il presidente Chiamparino e l'onorevole Borghi, possano in qualche modo cambiare il disegno già tracciato a livelli Internazionali, qui si sogna di chiudere la stalla quando i buoi sono scappati da un bel pezzo. Siamo arrivati al punto in cui l'unica banca che potrebbe sopravvivere alla macelleria in atto é Intesa San Paolo, e pensano di incidere sulle decisioni di Venetobanca.
Ecco le dimensioni di chi decide le sorti del nostro sistema bancario
Questo è del 2015 http://www.senzasoste.it/nazionale/blackrock-la-societa-di-investimento-che-in-italia-conta-pi-di-mattarella
Questo del 2014
http://it.ibtimes.com/banche-italiane-svendita-chi-ha-paura-di-blackrock-focus-sul-colosso-americano-da-4mila-miliardi
Aggiungo un mio commento di febbraio 2016
Il Piazzista di Rignano lo ha fatto approvare in parlamento, ed il bail in e uno strumento per socializzare le perdite del sistema finanziario privato
http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/economia/2015/07/02/news/approvata_la_legge_ue_le_banche_saranno_salvate_da_azionisti_e_creditori-118157432/
La madre di tutta questa crisi è iniziata qui......A partire dagli anni Ottanta, l'industria bancaria ha cercato di convincere il Congresso ad abrogare il Glass-Steagall Act. Nel 1999 il Congresso a maggioranza repubblicana approvò una nuova legge bancaria promossa dal Rappresentante Jim Leach e dal Senatore Phil Gramm e promulgata il 12 novembre 1999 dal Presidente Bill Clinton, nota con il nome di Gramm-Leach-Bliley Act. La nuova legge abroga le disposizioni del Glass-Steagall Act del 1933 che prevedevano la separazione tra attività bancaria tradizionale e investment banking, senza alterare le disposizioni che riguardavano la Federal Deposit Insurance Corporation.
L'abrogazione ha permesso la costituzione di gruppi bancari che al loro interno permettono, seppur con alcune limitazioni, di esercitare sia l'attività bancaria tradizionale sia l'attività di investment banking e assicurativa. Ad esempio, in previsione dell'approvazione del Gramm-Leach-Bliley Act il gruppo bancario Citicorp annunciò e portò a termine la fusione con il gruppo assicurativo Travelers.
https://it.wikipedia.org/wiki/Glass-Steagall_Act
Quella legge americana nacque proprio nella grande depressione, causata proprio dalla finanza malata ed ingorda, noi effettivamente avendo dei fenomeni di scuola americana In Italia riuscimmo addirittura ad anticipare tutti per responsabilità di Mario Draghi, il padre del Testo unico bancario del 1993 che ha, di fatto, rimesso in piedi una pericolosa commistione fra banche commerciali e banche d’affari, abolendo la Legge bancaria del 1936 con cui fu introdotto in Italia lo standard americano della Legge, chi non impara dalla storia e destinato a riviverla
http://nicolaoliva.pressbooks.com/front-matter/introduction/
Ecco le dimensioni di chi decide le sorti del nostro sistema bancario
Questo è del 2015 http://www.senzasoste.it/nazionale/blackrock-la-societa-di-investimento-che-in-italia-conta-pi-di-mattarella
Questo del 2014
http://it.ibtimes.com/banche-italiane-svendita-chi-ha-paura-di-blackrock-focus-sul-colosso-americano-da-4mila-miliardi
Aggiungo un mio commento di febbraio 2016
Il Piazzista di Rignano lo ha fatto approvare in parlamento, ed il bail in e uno strumento per socializzare le perdite del sistema finanziario privato
http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/economia/2015/07/02/news/approvata_la_legge_ue_le_banche_saranno_salvate_da_azionisti_e_creditori-118157432/
La madre di tutta questa crisi è iniziata qui......A partire dagli anni Ottanta, l'industria bancaria ha cercato di convincere il Congresso ad abrogare il Glass-Steagall Act. Nel 1999 il Congresso a maggioranza repubblicana approvò una nuova legge bancaria promossa dal Rappresentante Jim Leach e dal Senatore Phil Gramm e promulgata il 12 novembre 1999 dal Presidente Bill Clinton, nota con il nome di Gramm-Leach-Bliley Act. La nuova legge abroga le disposizioni del Glass-Steagall Act del 1933 che prevedevano la separazione tra attività bancaria tradizionale e investment banking, senza alterare le disposizioni che riguardavano la Federal Deposit Insurance Corporation.
L'abrogazione ha permesso la costituzione di gruppi bancari che al loro interno permettono, seppur con alcune limitazioni, di esercitare sia l'attività bancaria tradizionale sia l'attività di investment banking e assicurativa. Ad esempio, in previsione dell'approvazione del Gramm-Leach-Bliley Act il gruppo bancario Citicorp annunciò e portò a termine la fusione con il gruppo assicurativo Travelers.
https://it.wikipedia.org/wiki/Glass-Steagall_Act
Quella legge americana nacque proprio nella grande depressione, causata proprio dalla finanza malata ed ingorda, noi effettivamente avendo dei fenomeni di scuola americana In Italia riuscimmo addirittura ad anticipare tutti per responsabilità di Mario Draghi, il padre del Testo unico bancario del 1993 che ha, di fatto, rimesso in piedi una pericolosa commistione fra banche commerciali e banche d’affari, abolendo la Legge bancaria del 1936 con cui fu introdotto in Italia lo standard americano della Legge, chi non impara dalla storia e destinato a riviverla
http://nicolaoliva.pressbooks.com/front-matter/introduction/
Facciamo finta che Chiamparino e Borghi contino qualcosa e che si adoperino per scongiurare la chiusura di filiali e licenziamenti di dipendenti,tutto bene,ma agli azionisti che sono stati derubati e lasciati soli dalle Istituzioni chi ci pensa? un Governo serio e autorevole non pensa prima a salvare le banche dalla serie l'Italia al contrario...
Ciao livio
Per quanto riguarda gli azionisti, si dovrebbe fare un distinguo. Chi ha investito sapendo cosa comprava, ed i rischi cui andava incontro, dovrà farsene una ragione. A chi invece hanno rifilato azioni in vari modi, alterando il profilo di rischio, o subordinando un prestito od un mutuo all'acquisto di azioni, dovrebbe andare un rimborso, magari pagato dalle varie autorità di controllo che esistono solo per elargire bonus e stipendi principeschi ai soliti noti, e mai una volta che anticipano gli eventi a difesa dei consumatori, oppure dalla stessa ABI sempre pronta a giurare sull'onestà e correttezza delle banche
Per quanto riguarda gli azionisti, si dovrebbe fare un distinguo. Chi ha investito sapendo cosa comprava, ed i rischi cui andava incontro, dovrà farsene una ragione. A chi invece hanno rifilato azioni in vari modi, alterando il profilo di rischio, o subordinando un prestito od un mutuo all'acquisto di azioni, dovrebbe andare un rimborso, magari pagato dalle varie autorità di controllo che esistono solo per elargire bonus e stipendi principeschi ai soliti noti, e mai una volta che anticipano gli eventi a difesa dei consumatori, oppure dalla stessa ABI sempre pronta a giurare sull'onestà e correttezza delle banche
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