Il movimento nasce per: "la necessità non più rinviabile di un forte rinnovamento della classe dirigente, con una profonda riforma della politica che ponga un limite al numero dei mandati per gli eletti, la riduzione dei parlamentari e dei consiglieri regionali, la conseguente revisione delle indennità connesse e l'abbattimento del finanziamento pubblico dei partiti".
"Insomma -prosegue la nouva Associazione- un dimagrimento delle forze politiche ma pure dello Stato, che renda meno invasiva e più efficiente la Pubblica Amministrazione e che contempli lo spostamento della tassazione dai redditi di lavoro e da impresa alle grandi rendite patrimoniali, valorizzando la funzione delle autonomie locali con una altrettanto profonda riorganizzazione delle stesse".
"Ma l'obiettivo immediato di ITALIA FUTURA PIEMONTE é quello di radicarsi nei territori ed estendersi nel Paese per dare vita ad una “rete civica” che dovrà rappresentare l'ossatura portante di una nuova offerta politica da proporre alle elezioni politiche del prossimo 2013".