Nel corso della riunione, sono state focalizzate tutte le problematiche relative al comparto dei lavoratori frontalieri e delle zone di confine, stilando una agenda di interventi distinti tra interventi amministrativi e interventi legislativi.
Rientra nel primo campo la questione della tassazione ordinaria dei redditi dei frontalieri, tema per il quale sono state sottoposte al Viceministro una serie di soluzioni per arrivare ad un provvedimento da parte del Governo nei confronti dell’Agenzia delle Entrate che vengano incontro alle esigenze dei lavoratori, soprattutto in termini di semplificazione e per evitare interpretazioni difformi tra le diverse sezioni provinciali dell’Agenzia delle Entrate. In particolare, sono stati sollevati i temi del fondo previdenza denominato II Pilastro, del prepensionamento, delle pensioni di invalidità (per i quali si è richiesto un assoggettamento a regime dell’aliquota al 5%), della disapplicazione delle sanzioni dal 2014 fino alla definizione di una apposita normativa, del limite del prelievo di 50.000 franchi annuo.
Su questi temi, il Viceministro si è impegnato ad adottare un provvedimento di chiarimento nei confronto dell’Agenzia delle Entrate, al fine di non creare sovrapposizione di interpretazioni improprie. Il Viceministro nella circostanza ha precisato che il 2018 sarà l’anno della trasmissione telematica automatica -da parte delle autorità elvetiche al Fisco italiano- dei dati dei depositi dei cittadini italiani presenti all’estero, e ha registrato la particolarità dei lavoratori frontalieri italiani che dispongono di uno specifico “conto salario” sul quale vengono versati i proventi già tassati degli stipendi dei frontalieri.
A tale proposito, il viceministro ha chiarito che secondo il principio del divieto di doppia imposizione fiscale, tali redditi già tassati in Svizzera non dovranno essere soggetti a tassazione in Italia. Sul punto, il confronto è terminato con l’impegno a formulare al Viceministro –per il tramite dell’on. Borghi- uno specifico elenco di interventi puntuali, che saranno oggetto di intervento ministeriale sull’Agenzia delle Entrate.
La seconda tematica sollevata nel corso della riunione è stata la questione relativa alla peculiarità dell’economia delle zone di confine come il Verbano Cusio Ossola. L’onorevole Borghi, il vicepresidente Reschigna e il rappresentante dell’Unione Industriale Rino Porini hanno sottolineato come i provvedimenti assunti dalle autorità elvetiche, unite alla differente congiuntura economica di questi anni, hanno determinato un vero e proprio drenaggio di imprese italiane da parte della Svizzera, circostanza che da un lato ha determinato una diminuzione della competitività e del gettito fiscale sul lato italiano e dall’altro ha aumentato le tensioni sociali in Canton Ticino a causa del noto fenomeno del dumping salariale.
Durante il confronto, è emersa l’esigenza di formulare una specifica azione legislativa per l’introduzione di una fascia di fiscalità di vantaggio a ridosso del confine italo-elvetico, e nella circostanza l’Unione Industriale ha chiesto all’onorevole Borghi di farsi coordinatore di una iniziativa in tal senso. Il deputato ossolano ha annunciato già per la giornata di oggi, lunedi 24 ottobre, un incontro con i vertici della Confindustria locale per stendere una prima bozza di articolato legislativo, da sottoporre poi alle Regioni Piemonte e Lombardia per una condivisione e procedere con il successivo iter parlamentare. Il Viceministro Casero ha convenuto in particolare su questo ultimo punto, sottolineando l’esigenza di una convergenza tra le regioni e rilevando come la caratteristica di autonomia del VCO come provincia interamente montana e confinante con uno Stato Estero sia una leva su cui agire in direzione dell’ottenimento di un provvedimento di questa natura.
Infine, il tavolo provinciale ha preso atto con soddisfazione del fatto che nella giornata di oggi, lunedi 24 ottobre, per la prima volta si insedia a Roma presso il Ministero degli Affari Esteri il tavolo di confronto tra il governo e le parti sociali per la redazione dello “Statuto del frontaliere”, una delle condizioni poste dalla “mozione Borghi” approvata dalla Camera lo scorso mese di febbraio per la prosecuzione del dialogo tra Italia e Svizzera in vista della ratifica dei trattati in materia fiscale.
A conclusione il Presidente Costa ha dichiarato : “è stato un incontro operativo e ho apprezzato la concretezza del Viceministro Casero e l'impegno dello stesso ad intervenire sia in ambito amministrativo che legislativo nelle sedi opportune.