“Ho accolto musicisti professionisti e no - racconta Vaccari - ma anche e soprattutto tantissime famiglie che da me hanno acquistato i primi strumenti per i loro figli”. Chitarre elettriche e acustiche, bassi e contrabbassi, pianoforti a coda e tastiere, batterie, flauti, microfoni o strumenti meno noti come il cajon, che ora vengono tutti venduti a prezzi ribassati fino ad esaurimento magazzino.
Per Verbania la chiusura di “Vaccari” rappresenta certamente una perdita importante, valutato che col tempo il negozio è divenuto abituale luogo di ritrovo.
“Qui non si entra unicamente per acquistare qualcosa come nei grandi magazzini, ma anche solo per fare due chiacchiere, per scambiare opinioni su questa o su quella nuova chitarra o per vendere il proprio strumento. Il regalo più bello che mi hanno fatto i miei clienti in questi anni? Ripetermi che venivano da me perché non mancavo mai di rivolgere loro un sorriso”.
Entusiasmo, passione, competenza: tre elementi di successo. D'altronde la storia di Carlitos parte da lontano. Già nel 1929, infatti, il nonno Giuseppe operava a Serravalle Sesia nel settore dell'elettroacustica. “Da lì in poi di strada ne abbiamo percorsa e grazie al bagaglio che la famiglia mi ha lasciato in eredità e alle mie iniziative - conclude Vaccari - nel corso degli anni ho realizzato impianti per orchestra e discoteca in tutta Italia, arrivando addirittura a servire il Pontefice”. Piccole, grandi imprese che tra una manciata di giorni, quando l'attività cederà il posto al meritato riposo, resteranno impresse nella storia della nostra città.