Nuova stagione teatrale: una sfida per la città, una prima battaglia vinta.
I 122 abbonamenti venduti nel primo giorno di apertura della prima stagione teatrale al Maggiore sono un ottimo segnale di apprezzamento che i cittadini hanno dato alle proposte messe in campo dalla direzione artistica.
Un calendario ricco, variegato, in grado di essere apprezzato con scelte popolari e colte allo stesso tempo.
Con questa stagione che si apre parte la vera sfida del teatro che deve diventare sempre più il riferimento della vita culturale e sociale della nostra città.
Abbiamo sempre appoggiato la scelta del sindaco Silvia Marchionini che, dall'insediamento di questa Amministrazione, ha deciso di portare avanti con forza questa sfida, al di là della tormentata nascita e delle infinite polemiche ad esso legate.
Una sfida vinta ad oggi grazie anche alla determinazione e alla volontà di investire sul Maggiore, a partire dall'idea vincente di aprire il teatro alla città con la stagione estiva, per meglio capire le esigenze e le potenzialità della struttura.
Come sempre c'è chi farà e fa polemiche su tutto e chi invece prova, con fatica e magari qualche inevitabile errore, a provare a dare futuro, visione e respiro a questo spazio culturale che tutti assieme dobbiamo saper far crescere attorno ad un progetto di cui si vede, con questa proposta della nuova stagione, un solido impianto.
Con Silvia Per Verbania: Nuova stagione teatrale
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato della lista civica "Con Silvia per Verbania", riguardante la prossima stagione teatrale al teatro Il Maggiore.
3 commenti Aggiungi il tuo
Potreste rispondere al mio quesito pubblicato sul vostro altro intervento?
È facile pubblicare quello che di vuole senza accettare un minimo di contraddittorio...
È facile pubblicare quello che di vuole senza accettare un minimo di contraddittorio...
ma chi li scrive sti comunicati, il "Gollum"? "... e chi invece prova, con fatica e magari qualche inevitabile errore, a provare a dare futuro..."
Basterebbe far funzionare le Commissioni , aprirsi democraticamente alla città invece di "provare a provare" , fare cocciutamente di testa propria senza alcun confronto per poi dire "abbiamo provato a provare". Gli esempi si sprecano e di sicuro se spendere centinaia di migliaia di euro per "provare a provare" è considerabile "un successo", il "club dei forza Silvia" è da considerarsi "campione del mondo".
Basterebbe far funzionare le Commissioni , aprirsi democraticamente alla città invece di "provare a provare" , fare cocciutamente di testa propria senza alcun confronto per poi dire "abbiamo provato a provare". Gli esempi si sprecano e di sicuro se spendere centinaia di migliaia di euro per "provare a provare" è considerabile "un successo", il "club dei forza Silvia" è da considerarsi "campione del mondo".
Ci sono voluti 20 anni per comprendere chi è Berlusconi; certo, una bella fetta di coloro che lo hanno votato erano consci di quel che facevano, la maggior parte subiva (ma per subire bisogna anche accettare) l'ipnosi.
Ora è arrivato l'uomo nuovo che ondeggia per ogni dove come un turibolo a diffondere l'aroma del sacro incenso chiamato ottimismo. Al "meno male che Silvio c'è" si è passati a sostituire solo il maschile col femminile "Con Silvia Per Verbania", stessa ridicolaggine che rivela le stesse radici. I tempi sono cambiati, molte più persone hanno aperto gli occhi, credere che l'attuale presidente del consiglio possa permettersi di dire tutto ed il contrario di tutto e fingere che così non sia, prova la malafede di coloro che quasi lo osannano.
Ora è arrivato l'uomo nuovo che ondeggia per ogni dove come un turibolo a diffondere l'aroma del sacro incenso chiamato ottimismo. Al "meno male che Silvio c'è" si è passati a sostituire solo il maschile col femminile "Con Silvia Per Verbania", stessa ridicolaggine che rivela le stesse radici. I tempi sono cambiati, molte più persone hanno aperto gli occhi, credere che l'attuale presidente del consiglio possa permettersi di dire tutto ed il contrario di tutto e fingere che così non sia, prova la malafede di coloro che quasi lo osannano.
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