Grazie agli operatori Tim, Vodafone, Tre, Fastweb, Coopvoce, Wind e Infostrada, è possibile donare due euro inviando un sms solidale o effettuando una chiamata da rete fissa al 45500.
I fondi raccolti saranno trasferiti dagli operatori, senza alcun ricarico, al Dipartimento della Protezione Civile che provvederà a destinarle alle regioni colpite dal sisma.
Questo invito è rilanciato dal molte realtà come ad esempio il Comitato 10 Febbraio locale, anche ANCI Piemonte partecipa alle iniziative, messe in campo a livello nazionale, a supporto dei Comuni del centro Italia colpiti dal terribile sciame sismico dell'altra notte.
In un SMS recapitato in queste ore attraverso il sistema di emergenza Alert System, il presidente Andrea Ballarè ha chiesto a sindaci, vice sindaci, assessori ai lavori pubblici e alla protezione civile dei Comuni piemontesi aderenti all'associazione di valutare la disponibilità di tecnici comunali specializzati nella valutazione dei danni, da inviare in missione nei luoghi della tragedia.
"Facciamo nostra l'iniziativa lanciata da ANCI nazionale - commenta Andrea Ballarè - la macchina degli aiuti si è attivata subito e il Piemonte è stata tra le prime regioni a raccogliere l'appello giunto dai territori colpiti dal terremoto".
Sul sito internet dell'ANCI sono disponibili tutte le informazioni utili per partecipare al piano di aiuti, che comprende una campagna nazionale per le donazioni tramite IBAN: IT27A 06230 03202 000056748129 con causale 'Emergenza terremoto centro Italia'. La mobilitazione dei tecnici comunali è subordinata all'attivazione formale tramite i modelli AEDES della Protezione Civile disponibili sul sito dell'ANCI. Per informazioni e richieste i Comuni possono far riferimento alla mail protezionecivile@anci.it
Damiano Oberoffer, assessore alla Cultura, turismo, rapporti con enti e istituzioni, del Comune di Vanzone co San Carlo, in valle Azasca, ha messo a disposizione la sua piattaforma di #crowdfunding, sperando possa essere utile per sostenere l'emergenza.
Terremoto: il miglior modo di aiutare è il 45500
“Chiedo di non inviare cibo né indumenti, non abbiamo carenze, il modo migliore di aiutare è l’sms solidale al 45500“. Lo afferma Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile.
6 commenti Aggiungi il tuo
Sarà ma non mi fido: darò senz'altro il mio contributo ma, come ho fatto anche altre volte, lo consegnerò a qualcuno che sarò certo che lo porterà direttamente a destinazione.Sarò in malafede, ma sulla protezione civile nazionale(come su tutti gli organismi a livello nazionale) ho le mie riserve.
Caro lupus,
Siccome anch'io nutro parecchie riserve sulla garanzia che arrivino i fondi, ti sarei grato se volessi suggerirmi una via sicura,. Grazie
Siccome anch'io nutro parecchie riserve sulla garanzia che arrivino i fondi, ti sarei grato se volessi suggerirmi una via sicura,. Grazie
Ho sempre usato questo sistema telefonico, per varie cause e mi sono fidato, per favore non fatemi pensare che anche in questo caso vi sono persone che si fregano le mani e i soldi.
Ciao lupusinfabula,concordo in pieno.......c'e' il rischio che i fondi se li ciuccino,come quasi sempre accade....e pensare che se mettiamo 2 euro su 2 euro,le cifre sono da capogiro........meglio dare il jackpot superenalotto,oppure il canone rai,che tanto introita lo stesso con la pubblicita'..oppure i compensi milionari dei vari Fazio,Litizzetto e via discorrendo...o i vitalizi dei parlamentari che scaldano i banchi............e di esempi ce ne sarebbero a iosa..........io nn mollo un centesimo a questi numeri verdi........
Ho sempre diffidato circa le offerte fatte ad enti di questo tipo che, in un modo o nell'altro, sono legate ai politici, soprattutto quelli di turno nella cabina di regia: i poltici hanno il potere di trasformare in emme tutto ciò che toccano.Anzichè fare la solita sfilatina alle esequie dei defunti avrebbero potuo essere d' esempio a noi loro sudditi, offrendo un anno dei loro compensi (...tanto non soffrirebbero di certo!)a favore dei terremotati! Io non dimentico che c'era chi con i soldi della protezione civile andava a farsi fare massaggi "particolari" in un centro sportivo; io non dimentico in un tempo un po' più indietro dei container di alimenti lasciati a marcire sui moli dei porti quando non vandalizzati ed il contenuto rivenduto magari in nero. Preferisco aspettare: prima o poi ci sarà qualche associazione locale (gli Alpini ad, esempio, in queste situazioni sono sempre stati un esempio) che raccoglierà soldi per un obiettivo concreto e mirato e che, soprattutto, andranno a portarlo od a realizzarlo direttamente sul posto. Dare un aiuto oggi o aspetta tra qualche tempo nulla cambia, se non la certezza che i soldi da noi dati non finiscano nelle solite tasche.
Ci sono tante sane associazioni locali che stanno raccogliendo (e che pubblicano bonifici dei versamenti che fanno). Basta guardarsi in giro .
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