Consiglio Provinciale questa mattina a Villa San Remigio; l’assise si è aperta su invito del Presidente del Consiglio Rino Porini con un minuto di silenzio in memoria di Teresio Piazza, tra i protagonisti negli ultimi vent’anni della vita istituzionale del Verbano Cusio Ossola, scomparso lo scorso mercoledì.
I lavori dell’assemblea sono proseguiti poi con l’ingresso tra i banchi consigliari, nel gruppo PdL, di Antonio Ferruggiara, surrogante del consigliere Valerio Cattaneo, che nella lettera indirizzata al Presidente Porini ha motivato la sua scelta “assunta con vivo rammarico”, con la necessità di dedicarsi appieno al ruolo di Presidente del Consiglio Regionale.
Si è poi passati al dibattito attorno alla proposta di delibera del rendiconto di gestione 2011: approvato con voto a favore dalla maggioranza, mentre le opposizioni si sono espresse contro. L’Assessore al Bilancio Marcella Severino ha illustrato i dati di un bilancio con sempre meno margini d’azione e che pareggia a 51.272.000 euro (quando l’hanno precedente si attestava sui 62.200.000 euro). “Rispetto alle previsioni iniziali – ha spiegato Severino – si evidenziano minori entrate del titolo I che derivano principalmente da minori accertamenti riscontrati sulla compartecipazione IRPEF, lievemente compensati da maggiori entrate relative all’imposta trascrizione veicoli. Per la parte corrente si registrano inoltre minori contributi regionali e contributi inizialmente previsti. L’Ente ha rispettato il patto di stabilità e non sono stati riconosciuti debiti fuori bilancio. L’avanzo di amministrazione è di 90 mila euro”.
“Questo consuntivo non è un fulmine a ciel sereno e ribadiamo che questa situazione non può lasciare tranquillo chiunque si trovi ad amministrare l’ente” ha detto il capogruppo PD Giuseppe Grieco rimarcando come ad oggi gli obiettivi del piano di sviluppo di questo mandato siano ‘chimere’ rimaste sulla carta.
Il consigliere della Lega Paolo Marchioni ha ribadito come la difficoltà generale vissuta dagli enti locali abbia fin qua impedito di impostare il bilancio preventivo e come la crisi mondiale abbia destabilizzato i trend storici dei flussi finanziari delle amministrazioni pubbliche chiamata a fare la loro parte nella riduzione del debito. “E’ un compito davvero arduo ma bisogna essere capaci di amministrare con le risorse esistenti” ha dichiarato Marchioni.
“Siamo un ente di finanza derivata – ha evidenziato Sebastiano Gallina (capogruppo PdL) – che deve fare di necessità virtù ad amministrare tagliando le spese”.
Il Presidente Nobili ha richiamato all’attenzione dell’opposizione le ragioni del rallentamento al conseguimento degli obiettivi posti due anni e mezzo fa nel programma dell’attuale governo provinciale: l’autonomia già incardinata in aula in Regione ha subito un’ovvia battuta di arresto davanti ai punti interrogativi che segnano il futuro delle Province. “Per quanto riguarda il reperimento di nuovo risorse per il bilancio, come Presidente dell’UPP ho avanzato alla Regione la proposta che la fiscalizzazione del bollo auto possa essere destinata alle province così come già succede in Lombardia” ha fatto sapere Nobili.
Per Paolo Ravaioli (PD) l’autonomia resta un obiettivo da perseguire e l’amministrazione deve avere il coraggio di ripensare ai propri progetti di sviluppo.
Su richiesta del capogruppo PD Grieco, d’intesa con il capogruppo PdL Gallina, l’assise ha poi aperto un dibattito sul caso ‘Crodo’, notizia di prima pagina nelle cronache locali degli ultimi dieci giorni.
Sia Grieco che Gallina hanno chiesto al Presidente Nobili di procedere con la querela per diffamazione e calunnia nei confronti dell’imprenditore lombardo che, rilasciando dichiarazioni in merito a una vicenda giudiziaria su cui sta indagando la procura, ha coinvolto il nome della Provincia, per la quale si chiede anche un risarcimento per danno d’immagine.
Per Alessio Lorenzi (capogruppo Lega Nord) sarà altresì necessario produrre un documento che stigmatizzi comportamenti che possono bloccare l’impegno degli amministratori locali in favore del territorio e della sua comunità.
Da Stefano Costa (PD) la richiesta di capire, attraverso la verifica di atti e documenti, se mai siano intercorsi in questi due anni e mezzo rapporti con l’imprenditore al centro delle recenti cronache giudiziarie o con società a lui riconducibili.
Paolo Marchioni (Lega) ha rimarcato come la Provincia del Verbano Cusio Ossola non sia mai stata toccata da episodi di corruzione; “detto questo aspettiamo che la magistratura svolga il suo lavoro, va però sottolineata la fragilità di chi fa l’amministratore pubblico e può – senza nessuna colpa o responsabilità – ritrovarsi in balia di dichiarazioni che gli buttano addosso discredito”.
Per Paolo Ravaioli “quello dell’amministratore pubblico oggi è un ruolo rischiosissimo e la croce viene buttata addosso a tutti, ma ciò non deve far venir meno il nostro impegno “.
Il Presidente Nobili ha ragguagliato il consiglio su come abbia già preso i provvedimenti a cui è stato invitato. “Prima di depositare la querela ho voluto condividere questo passaggio con il consiglio, ma tutto è pronto per farlo. E’ una situazione kafkiana che mi ha procurato molta rabbia. Mi spiace apprendere che ci siano imprenditori che dichiarano di non aver potuto agire in libertà; la magistratura accerterà la veridicità delle lamentele esposte, certo è che quanto dichiarato non coincide con il modo di operare dell’amministrazione provinciale. Ciascun attore di questa incresciosa vicenda si assumerà la responsabilità delle proprie azioni e delle dichiarazioni nella parte e nella misura in cui hanno coinvolto la provincia, del tutto estranea ai fatti. Intanto ho chiesto anche agli uffici provinciale di verificare se avessero in qualche modo dato autorizzazioni – in ambito energetico piuttosto che urbanistico – a richieste riconducibili a questa persona, ma tutti hanno risposto negativamente”.
Voto a favore di tutti, con la sola astensione dei consiglieri Barbetta e Scatamacchia, alle modifiche del regolamento l’istituzione, rinnovo, revoca e gestione delle zone per allenamento, addestramento e gare per cani da caccia.
Unanimità per l’ordine del giorno proposto da Christian Scatamacchia (Rifondazione Comunista) con emendamento accolto di Matteo Marcovicchio (PdL) con il quale – alla vigilia della giornata mondiale delle vittime dell’amianto – si richiede a Governo e Parlamento di lavorare a una legge ad hoc per condurre alla dismissione graduale della presenza della sostanza pericolosa per la salute umana con strumenti che consentano agli enti locali di intervenire a favore dei singoli cittadini.
All’interpellanza della consigliera Lilliana Graziobelli sulla gestione del personale della Provincia ha risposto il Presidente Nobili con soddisfazione della interpellante.
Ultimo punto: una seconda interpellanza della consigliera Graziobelli sulla situazione del trasporto pubblico locale. Ha risposto l’Assessore Gianpaolo Blardone che ha ribadito come nonostante i tagli su questa voce decisi dalla Regione – e sui quali si attende la sentenza del TAR – la Provincia abbia fin qui mantenuto tutti i servizi esistenti coprendo nel 2011 con proprie risorse il taglio del 3% operato dalla Regione e anticipando alle aziende i corrispettivi sino al 30 settembre 2011 nonostante la Regione abbai versato alle Province importi sino alla metà di agosto (con un anticipo di 700 mila euro). Blardone ha altresì rimarcato come la Provincia abbia concordato con le aziende di non operare alcun taglio ai servizi di trasporto pubblico locale per i mesi da gennaio a giugno 2012 in attesa della succitata sentenza del TAR.
Sia l’assessore che il presidente hanno ripetuto come sia netta la contrarierà ai tagli orizzontali: impossibili da praticare in un territorio dove nelle numerose valli il servizio autobus risulta essere l’unica modalità di trasporto pubblico.
Consiglio provinciale vota il consuntivo
Votato dalla maggioranza il consuntivo di 51,2 milioni di euro e con un avanzo di amministrazione di 90 mila euro; tutti d’accordo nel procedere con la querela per diffamazione/calunnia con richiesta di risarcimento per danni d’immagine inerente la vicenda ‘Crodo’.
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