Con riferimento alle dichiarazioni di oggi lette su La Stampa (l'articolo riporta una parte delle mie osservazioni) è bene fare chiarezza. La posizione che con schiettezza abbiamo tenuto è chiara e comprensibile.
Da oltre un mese il Comune ha richiesto alla Presidenza d'Onofrio il bilancio e il rendiconto 2016 avvicinandosi la scadenza della gestione, senza ottenere riscontri. E alla nostra richiesta d'incontro convocato per il 24 nessuno della società si è presentato.
Una situazione che denota l'insuccesso della gestione D'Onofrio sottolineata più volte dallo stesso Luigi Pedretti e che ha portato ad un danno per la città con una situazione debitoria grave (oltre 150 mila €) nota a tutti anche per le segnalazioni dei creditori (ricordando inoltre che D'Onofrio è stato portato in città proprio da Pedretti un anno fa).
Per questo l'Amministrazione Comunale ha ritenuto di prendersi carico dell'impianto sportivo concretamente (con l'ultima variazione di bilancio sono stati stanziati 70 mila €) proprio per corrispondere alle esigenze che con grande merito e professionalità i giocatori e l'allenatore avevano conquistato nella stagione 2015/2016. Aver cura del campo (la proroga scade nel 2017) da sicurezza alla squadra che dovrebbe affrontare la serie D, senza far pesare questa onerosa spesa sulla società.
Nell'incontro avuto a maggio (e come da lui affermato in una conferenza stampa) Pedretti assicurava l'impegno per arrivare ad una semplificazione dei soggetti in campo e realizzare un sodalizio esclusivo con l'Accademia Calcio: evidente nei fatti che entrambi gli obiettivi sono stati mancati. Pedretti ed Erbetta forse dovrebbero chiedersi se la proposta elaborata non sia stata troppo legata ad attori del passato responsabili di episodi sconcertanti (mancato pagamento di utenze, contrasti con il settore giovanile pur avendo le risorse dal Comune, debiti elevati con imprese della città, incuria dell'impianto).
Pedretti ha chiesto anche una sponsorizzazione economica da parte del Comune (come se le casse comunali potessero risolvere il problema di spese per la serie D, che ammontano a circa 300 mila € !): a questa richiesta, come già lo scorso anno, fin da subito ci siamo resi indisponibili ritenendo di puntare solo sul settore giovanile.
Investire sullo Stadio, pagare chi se ne occupa, consentire alle squadre esistenti che hanno un progetto sostenibile vuol dire mandare dei messaggi positivi: il calcio, lo sport deve essere un ambiente pulito e appassionato e non legato a logiche personali.
Pertanto con convinzione affermiamo quanto detto ieri: se il Verbania trova gli sponsor necessari il Comune farà la sua parte ben lieto di sostenerne e applaudirne la serie D. Non si dia però la colpa dell'insuccesso a me e al Comune: ognuno si assuma le proprie responsabilità, con realismo.
Silvia Marchionini